Il Papa alla delegazione ucraina per la consegna dell’albero di Natale: conservare
i simboli della cristianità
Benedetto XVI, ricevendo stamani la delegazione ucraina per la consegna dell’albero
di Natale - proveniente quest’anno dalla provincia della Transcarpazia - ha ricordato
che l’abete è anche un segno della “religiosità popolare” e delle “radici cristiane
della cultura” dell’Ucraina. L’albero di Natale, posto in Piazza San Pietro accanto
al presepe, è alto oltre 30 metri e pesa più di 5 tonnellate. Il legno, come ogni
anno, verrà donato ad associazioni per la lavorazione a scopi di beneficenza. Il servizio
di Amedeo Lomonaco:
“L’albero
e il presepio sono elementi di quel clima tipico del Natale che appartiene al patrimonio
spirituale delle nostre comunità”. Favoriscono “un clima soffuso di religiosità e
di intimità familiare – sottolinea il Papa – che dobbiamo conservare anche nelle odierne
società, dove talora sembrano prevalere il consumismo e la ricerca dei beni materiali”.
L’albero, in particolare, è un simbolo legato alla vita:
“Significativo
simbolo del Natale di Cristo, perché con i suoi rami sempre verdi richiama il perdurare
della vita, l’abete è anche segno della religiosità popolare della vostra terra e
delle radici cristiane della vostra cultura”.
Il Papa auspica che
l’intera comunità cristiana ucraina, saldamente ancorata alle proprie radici, sia
animata da un rinnovato desiderio di testimoniare la fede con gioia per promuovere
“i valori della vita, della solidarietà e della pace”:
“Auspico che
queste radici possano rinsaldare sempre più la vostra unità nazionale, favorendo la
promozione di valori autentici e condivisi. Nel corso dei secoli, il vostro Paese
è stato crocevia di culture diverse, punto di incontro tra ricchezze spirituali d’Oriente
e d’Occidente. Nella tenace adesione ai valori della fede, possa continuare a rispondere
a questa peculiare vocazione”.
Il Pontefice invita a predisporci
ad accogliere con fede il Creatore dell’universo che, facendosi bambino, “è venuto
tra noi per condividere il nostro cammino”: “Si è fatto piccolo per entrare nel cuore
dell’uomo e così rinnovarlo con il suo amore”:
“In questo tempo di
Avvento, la Chiesa ci invita a prepararci alla Nascita del Salvatore, intensificando
il cammino spirituale e il rapporto con Cristo. La nostra epoca ha bisogno di cristiani
santi, entusiasti della propria fede!”.
Maria – aggiunge il Santo
Padre – ci è “modello e guida” e ci suggerisce “un singolare sguardo contemplativo”.
La Beata Vergine - ricorda il Papa - “ascolta, osserva, custodisce, medita, prega”:
“Quanto
c’è bisogno di recuperare il gusto della preghiera! Come dobbiamo essere attenti a
non lasciarci sopraffare dai ritmi incalzanti della vita, che ci impediscono di rientrare
in noi stessi e di ritrovarci davanti al mistero stupendo di Dio che abita nel nostro
cuore!”.
Salutando la delegazione ucraina, il Papa ha rivolto infine,
in lingua ucraina, i propri fervidi auguri per il Natale:
“Запевняю
постійну згадку в молитвах за вас, за ваші родини”… “Assicuro
un ricordo nella preghiera per voi, per le vostre famiglie, per l’Ucraina e per tutti
gli Ucraini, mentre imparto di cuore la Benedizione Apostolica. Buon Natale!”. L’abete
in Piazza San Pietro sarà illuminato, nel pomeriggio, nel corso di una cerimonia ecumenica
alla presenza congiunta di esponenti della Chiesa cattolica e di quella ortodossa
dell’Ucraina.