Usa. I vescovi ai migranti latinoamericani: “non cedere alla disperazione”
“Non cedere alla disperazione” per la mancanza di una riforma della legge migratoria
e i rimpatri forzati che hanno impedito il ricongiungimento delle loro famiglie. È
questo l'incoraggiamento che negli Stati Uniti 33 vescovi cattolici di origini ispaniche
hanno fatto ai migranti latinoamericani. I vescovi, riporta l’agenzia Misna, si dicono
coscienti “del dolore delle famiglie per il rimpatrio di alcuni dei loro cari e della
frustrazione dei giovani cresciuti in questo Paese” senza che gli sia riconosciuta
la cittadinanza. Celebrando la Vergine di Guadalupe, Patrona delle Americhe, i presuli
hanno ricordato che molti di questi migranti fanno i lavori più umili, difficili e
senza garanzie, “ma invece di essere ringraziati sono trattati come criminali”. Sono
situazioni che necessitano “una soluzione dignitosa e umana” hanno aggiunto i religiosi
nel documento. La nota è la prima rivolta direttamente ai migranti a firma della Conferenza
dei vescovi cattolici degli Stati Uniti. I firmatari hanno rinnovato il loro impegno
per ottenere una riforma migratoria, ancora bloccata al Congresso, “che rispetti l’unità
della famiglia e comprenda passi ordinati e ragionevoli affinché le persone prive
di documenti possano ottenere la cittadinanza americana”. In campagna elettorale,
Barack Obama aveva promesso una riforma per risolvere lo status di 11 milioni di immigrati
“irregolari” negli Usa. Tuttavia il Congresso non ha approvato alcuna misura e ora
che è più forte l’opposizione dei Repubblicani, favorevoli ad aumentare le restrizioni
all’immigrazione, l’ipotesi si allontana. Negli ultimi tre anni il numero dei rimpatri
forzati negli Usa ha toccato il record di 1,2 milioni. (G.C.)