Sud Sudan: i combattimenti si avvicinano all’insediamento di rifugiati di Yida
In Sud Sudan, sono circa 20.000 i rifugiati a rischio per i combattimenti vicino alla
frontiera settentrionale con il Sudan. Al momento, gli scontri militari nell’area
di frontiera di Jau non hanno coinvolto l’insediamento di rifugiati di Yida. La crescente
insicurezza ha però limitato l’accesso delle agenzie umanitarie e gli aiuti verso
questo sito. A Yida, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr)
continua a collaborare con le agenzie partner per fornire assistenza d’emergenza e
assicurare cibo, acqua e cure mediche ai rifugiati fuggiti dallo stato sudanese del
Kordofan meridionale. L’Unhcr teme che i combattimenti possano estendersi anche a
quest'area, già colpita da raid aerei nel mese di novembre. L’Agenzia sta cercando
di trasferire i rifugiati in regioni più sicure all’interno del Sud Sudan. Tuttavia,
la maggior parte dei rifugiati si rifiuta di lasciare Yida per non abbandonare le
loro abitazioni e per paura delle mine sulle strade delle regioni più interne. Nelle
regioni orientali del Sud Sudan, intanto, continuano ad arrivare rifugiati in fuga
dallo stato sudanese di Blue Nile: un gruppo di 10.000 rifugiati è stato identificato
nei pressi di Elfoj, nella contea di Maban, nello stato di Upper Nile del Sud Sudan.
L’Unhcr e le agenzie partner stanno collaborando per allestire un nuovo insediamento
nella contea di Maban dove accogliere queste persone. Negli ultimi mesi il Sud Sudan
ha visto arrivare complessivamente oltre 50.000 rifugiati dagli stati sudanesi di
Blue Nile e Kordofan Meridionale. Anche la vicina Etiopia - dal mese di giugno - ha
accolto quasi 33.000 rifugiati sudanesi (G.C.)