Sparatoria di Liegi. Il dolore di mons. Jousten: sconvolti di fronte alla violenza
umana
E' salito a 5 morti e 123 feriti – alcuni dei quali in gravi condizioni – il bilancio
della sparatoria avvenuta ieri a Liegi, in Belgio, ad opera di un uomo che poi si
è suicidato. Unanime il cordoglio delle autorità. La città a mezzogiorno ha osservato
un minuto di silenzio. Profondamente addolorato il vescovo di Liegi, mons. Aloysius
Jousten. La nostra collega della sezione francese, Marie Duhamel, lo ha
intervistato:
R. - On est
évidemment toujours abasaourdi... Naturalmente, si rimane sempre sconvolti
di fronte alla violenza umana: come è possibile, ci si chiede, che un uomo sia capace
di fare tutto questo male, di seminare tanta disperazione e tanta sofferenza, di essere
un seminatore di morte proprio quando la festa del Natale ci fa scoprire un Dio che
vuole la vita per tutti gli uomini…
D. – Che messaggio indirizzare alle
famiglie delle vittime e ai feriti?
R. – Je voudrais tout simplement
leur dire... Vorrei semplicemente dire loro qualche parola, anche se credo
che le parole non possano esprimere ciò che le famiglie si aspettano da noi. Vorrei
semplicemente dire loro, se posso, tutto il mio sostegno morale assieme al conforto
della preghiera. Essere accanto a loro, pregare per loro e dire loro che credo in
un Dio che ci ama, nella vita e nella morte, che c’è, oltre la morte, e che anche
nella sofferenza è con noi. Spero che attraverso queste parole cristiane le persone
toccate dal dramma sentano che c’è soprattutto una vicinanza umana e che, quanto più
siamo cristiani, tanto più siamo anche umani. (bf)
Economia-Ue L’economia
resta al centro del dibattito europeo. “Siamo sull’orlo del precipizio”, ha affermato
il premier polacco, Tusk, nel suo intervento al parlamento di Strasburgo. Media britannici,
invece, sostengono che il governo britannico si appresti a formalizzare il proprio
rifiuto di contribuire con 50 miliardi di euro extra al Fondo d’emergenza del Fondo
monetario internazionale.
Economia-Germania Con il patto di bilancio
europeo, siglato venerdì scorso a Bruxelles, la Germania ha raggiunto il suo obiettivo
principale. Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, intervenendo al Bundestag,
il parlamento federale di Berlino, nel giorno in cui l’Istituto tedesco di ricerca
economica Ifo ha rivisto al ribasso le stime di crescita del Paese per l’anno prossimo.
In base alle nuove previsioni, il Pil aumenterà solo dello 0,4 % invece del 2,3%.
Italia-Fiat La
Fiat ha intenzione di continuare a investire in Italia. Lo hanno assicurato il presidente
del Lingotto, Elkann, e l’amministratore delegato, Marchionne, oggi a Pomigliano d’Arco
per la presentazione della nuova Panda che sarà prodotta nello stabilimento campano.
Marchionne ha anche lodato l’accordo di ieri sul contratto di lavoro unico, nonostante
le critiche della Fiom che non ha partecipato alle trattative. Il documento – diverso
da quello nazionale e simile a quello applicato a Pomigliano – entrerà in vigore in
tutti i siti italiani a partire dal primo gennaio 2012 e riguarderà oltre 85 mila
lavoratori.
Italia-arresti estrema destra Un blitz dei carabinieri
del Ros ha portato questa mattina all’arresto di cinque membri dell’organizzazione
di estrema destra "Militia". Si tratta di un’indagine della Procura di Roma, che ha
iscritto sul registro degli indagati altre 11 persone. L'accusa è di associazione
per delinquere: volevano organizzare attentati contro la comunità ebraica romana e
il suo presidente, Pacifici, il sindaco di Roma, Alemanno, i presidenti di Camera
e Senato, Fini e Schifani, e contro l’ex presidente statunitense, Bush.
Siria Non
si arresta la repressione in Siria. Stamattina, le forze di sicurezza hanno ucciso
altri cinque civili nella regione di Hama. Secondo gli attivisti, si è trattato di
un colpo sparato da un carro armato contro un’automobile sulla quale viaggiavano le
vittime. Intanto, sempre nella stessa zona, almeno otto soldati di Damasco hanno perso
la vita in un’imboscata tesa da un commando di disertori.
Libia Visita
a Roma, domani, del presidente del Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt),
Jalil, che incontrerà il capo dello Stato, Napolitano, e il premier Monti. Sul tavolo
alcune riserve di Tripoli sul Trattato di amicizia italo-libico del 2008, congelato
dopo le proteste che hanno portato alla fine del regime di Gheddafi.
Kuwait Al
via, in Kuwait, il nuovo governo che oggi ha prestato giuramento dinanzi all’emiro,
Sabah al-Ahmad Al Sabah. La formazione, che non presenta grosse novità rispetto al
passato, ha il compito di portare il Paese alle prossime elezioni previste a febbraio.
Il precedente esecutivo si era dimesso lo scorso 28 novembre per evitare – secondo
gli analisti – che il premier, Nasser Al-Sabah, rispondesse in parlamento delle accuse
di corruzione avanzate dall’opposizione. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio
Bonanata)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno
LV no. 348