Portogallo: messaggio per il Natale del vescovo di Leiria-Fátima
«Soprattutto nella luce del Natale e in particolare in un contesto storico segnato
da una generalizzata crisi, occorre un mutamento di rotta: riscoprire uno stile di
vita più sobrio improntato alla solidarietà e all’accoglienza dei più deboli». Lo
sottolinea mons. António Augusto dos Santos Marto, vescovo di Leiria-Fátima, in un
messaggio inviato ai fedeli per un «Natale di speranza, di sobrietà e di solidarietà».
Non si tratta - spiega il presule ripreso da L'Osservatore Romano - di ricercare soltanto
soluzioni di natura tecnica, rimedi mirati per superare l’attuale crisi economico-finanziaria:
«Occorrono profondi cambiamenti “culturali” che responsabilizzino la vita delle singole
persone, della famiglia, della società intera». Insomma una «conversione a una nuova
mentalità» fondata sui principi immutabili, etici e razionali che, è auspicabile,
dovrebbero regolare la convivenza nel consorzio umano, a partire dal rispetto dell’inviolabile
dignità della persona. Il traguardo, difficile da raggiungere e mai definitivo, è
la costruzione di una società «fondata sulla speranza di un umanesimo aperto alla
trascendenza, che si ponga l’obiettivo di una vita felice per tutti». Come gran parte
dell’Europa — scrive il vescovo — il Portogallo «è colpito da una crisi profonda che
potrebbe degenerare in conseguenze ben più acute». Il Natale è un’occasione privilegiata,
personale e comunitaria per la «condivisione evangelica dei beni e dei talenti, in
particolare con gli esclusi e gli ultimi della società, con le molte famiglie fragili
e più in difficoltà». In tal senso monsignor dos Santos Marto incoraggia a partecipare
alle «concrete» iniziative diocesane di solidarietà avviate per il Natale. Tra queste
un progetto «per i poveri e i deboli» che coinvolge il santuario mariano di Fátima:
saranno destinate alla Caritas Portogallo le offerte dei visitatori e dei pellegrini.
Come è accaduto negli ultimi anni, il santuario rinnova l’invito a «dare prova di
solidarietà e di condivisione con i più bisognosi». Il presule ricorda i dati della
Caritas portoghese sulla situazione socio-economica del Paese che evidenziano il «crescente
aumento del rischio di povertà tra le famiglie portoghesi». In particolare, nei primi
dieci mesi del 2011, le Caritas diocesane hanno offerto aiuto a circa ventottomila
nuclei familiari, «un incremento numerico significativo rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente». In questo contesto, il vescovo di Leiria-Fátima chiede che
«nessuno rimanga indifferente alla sofferenza degli altri», perché «i gesti di solidarietà
sono segni di speranza in mezzo alla crisi, sono esempi che spingono a rendere il
mondo più umano, più bello, più cristiano». In più occasioni l’episcopato portoghese
ha denunciato che nel Paese sono in aumento le disuguaglianze e che l’equità nella
distribuzione delle prestazioni sociali sembra progressivamente affievolirsi. Ripetuti
sono stati gli appelli a ricercare nuove forme di economia improntate alla solidarietà
per sfuggire ai meccanismi troppo spesso spietati dei mercati che «sembrano smarrire
sempre più la dimensione etica». (R.P.)