2011-12-12 14:54:18

India. Campagna dei cristiani per la “Legge per prevenire abusi sulle minoranze religiose”


Una campagna nazionale per pregare e sensibilizzare i cittadini in India a sostegno della “Legge per prevenire la violenza sulle minoranze religiose”. L’iniziativa - riferisce l’agenzia Fides - è stata lanciata oggi dal Consiglio di tutti i cristiani indiani (Aicc-All India Christian Council), organizzazione ecumenica impegnata nella difesa della libertà religiosa e dei diritti delle minoranze. Il disegno di legge “è urgente per porre fine alle campagne di odio, e per ripristinare la fiducia nelle minoranze”, spiega John Dayal, attivista cattolico, segretario generale dell’Aicc. L’organizzazione invita il governo di New Dheli ad approvare quanto prima il Disegno di legge (Communal Prevention Bill), già redatto nei primi mesi del 2011 dal National Advisory Council ma ora fermo in Parlamento. La legge è sostenuta dalle minoranze religiose ma anche da larga parte della società civile quale mezzo efficace per frenare la violenza intercomunitaria che da sempre affligge il Paese dopo l'indipendenza nel 1947. Oltre 6 mila gli episodi di violenza interreligiosa in India registrati ufficialmente solo negli ultimi dieci anni. Tra i più atroci crimini di massa contro le comunità religiose, l’Aicc ricorda la violenza contro i sikh del 1984 a Nuova Delhi, il pogrom contro i musulmani nel Gujarat del 2002, la strage anti-cristiana in Orissa nel 2008. In tutti questi gravi episodi, la polizia e i funzionari pubblici sono rimasti indifferenti o sono stati complici. “La cosa peggiore è la questione della giustizia. Alla maggior parte delle vittime è stata negata la giustizia. In Orissa, per esempio, non una sola persona è stata condannata per omicidio”, sottolinea l’Aicc, spiegando che il Disegno di legge mira a garantire giustizia alle vittime e a porre fine al clima di impunità, censurando il comportamento di gruppi estremisti religiosi e l'apatia o il coinvolgimento di funzionari pubblici. La legge sarebbe anche utile a frenare discorsi di incitamento all'odio. Negli ultimi mesi, il leader fondamentalista indù Praveen Togadia ha perfino chiesto la decapitazione dei missionari “che operano conversioni”. E Subramaniam Swamy, leader del partito nazionalista “Baratiya Janata Party”, ha lanciato una campagna di diffamazione contro le comunità cristiane e musulmane. L’Aicc denuncia anche il tentativo di affossare la legge alimentando falsi allarmi, a danno di tutte le minoranze musulmane, cristiane, dalit e tribali, oggetto di continui abusi. (R.G.)







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