Nel segno di Maria, il Presepe in Piazza San Pietro allestito in questi giorni
E’ un Presepe tutto mariano quello che viene allestito, in questi giorni, in Piazza
San Pietro e che verrà svelato, come da tradizione, nel pomeriggio della Vigilia di
Natale. La “Grande Natività” verrà inaugurata dall’arcivescovo Giuseppe Bertello,
presidente del Governatorato della Città del Vaticano, che provvede alla realizzazione
del progetto. Giunto alla sua 30.ma edizione - fu voluto nel 1982 dal Beato Wojtyla
- il Presepe rappresenta un’ambientazione caratteristica dei luoghi storici della
nascita del Signore. Philippa Hitchen ha intervistato uno dei realizzatori
della Natività, l’architetto Barbara Bellano, dell’Ufficio progetti della Direzione
Servizi Tecnici del Governatorato Vaticano:
R. – Questo
progetto inizia alla fine di settembre. Noi sviluppiamo un’idea rileggendo brani dei
Vangeli e cerchiamo di riprodurre un bozzetto che normalmente viene fatto dall’architetto
Facchini, che è il vicedirettore, nonché capoufficio dell’ufficio studi e progetti;
tentiamo, attraverso lo studio, di ricreare scene per poter dedicare il nostro Presepe
a un personaggio o a un tema che ci sta particolarmente a cuore.
D.
– Quest’anno tutto il progetto è dedicato a Maria…
R. – E’ vero, quest’anno
lo abbiamo dedicato a Maria anche perché è stato l’anno della Beatificazione di Giovanni
Paolo II che, come tutti sappiamo, era fortemente devoto alla Madonna. Quindi, abbiamo
voluto ricreare all’interno del Presepe scene che rimandassero a episodi dei Vangeli
in cui Maria fosse protagonista.
D. – Le statue da dove vengono quest’anno?
R.
– Sono tutte statue nostre: nove di queste sono statue antiche di carta pesta che
arrivano dal Presepe di Sant’Andrea della Valle realizzato da San Vincenzo Pallotti;
sono del 1842, sono statue molto preziose di un materiale piuttosto delicato e, per
preservarle, siamo costretti a mantenerle in ambienti che tendenzialmente copriamo
in maniera tale da proteggerle dalle intemperie, dall’umidità. Quest’anno utilizzeremo
le nostre statue e alcuni angeli, che sono stati donati tempo fa dal Messico che ormai
riteniamo assolutamente parte integrante e fissa del nostro Presepe.
D.
– Quindi un grande progetto che dura tre mesi… prima dello svelamento che ha luogo
il 24 dicembre…
R. – Il 24 dicembre viene svelata a tutti la scena centrale
ed è un momento molto bello perché è all’interno di una cerimonia che è ormai tradizionale
dove ci sono anche cori di bambini, con i canti natalizi. Poi c’è questo momento,
per noi operatori del Presepe che ci lavoriamo così tanto, molto speciale perché viene
svelato tutto il nostro lavoro. Devo dire che è proprio un bel momento!