Isole Salomone: consacrata la nuova cattedrale a Giza dopo lo tsunami del 2007
Una nuova cattedrale, dedicata a San Pietro, è stata consacrata domenica scorsa a
Gizo, nelle Isole Salomone. La nuova Chiesa sostituisce la precedente, distrutta
dallo tsunami del 2 aprile 2007. La diocesi di Gizo, attualmente affidata al salesiano
mons. Luciano Capelli, ha partecipato con gioia e orgoglio alla cerimonia di consacrazione,
molto suggestiva e assai sentita dai fedeli, provenienti da tutte le parrocchie della
diocesi. Attorno a mons. Bernard O’Grady, vescovo emerito di Gizo, che ha presieduto
la messa e la benedizione dei locali, hanno concelebrato i 4 vescovi delle 3 diocesi
delle Isole Salomone ed altri 11 sacerdoti. Presenti anche varie autorità civili e
circa 700 fedeli. Le celebrazioni festive per la consacrazione erano iniziate già
nella serata di sabato 3 dicembre, con una cerimonia nella quale si è ricordato la
storia passata, rinnovato le sfide per il presente e prospettate gli impegni per il
futuro. In tutto il fine settimana non sono mancate espressioni di sincera gratitudine
da parte della popolazione, che ha partecipato alla festa e contribuito abbondantemente
preparando pietanze tipiche. Il nuovo complesso diocesano è composto dalla cattedrale
San Pietro, da una sala multiuso, da un centro giovanile, da una scuola materna e
da un centro di avviamento al lavoro per 60 giovani che già offre corsi di edilizia,
meccanica, elettrica e riparazioni di condizionatori. La sua ricostruzione è stata
realizzata in soli 4 anni, grazie al contributo di tanti benefattori e all’interesse
vivo del gruppo di volontari “Amici missione Isole Solomons” (Amis) giunti in 4 spedizioni
dall’Italia. “La conclusione di questo progetto in un momento di crisi internazionale“,
ha detto mons. Capelli, “è stata resa possibile grazie alla comunione di forze ed
energie missionarie da ogni parte del mondo. Lo spirito di solidarietà ha raggiunto
gli estremi confini della terra. La fede dell’Europa è ancora viva e feconda in questi
progetti di solidarietà missionaria”. (M.R.)