Consiglio Ecumenico delle Chiese: promosso uno studio su cristiani e discriminazione
Nonostante le significative iniziative intraprese dagli Stati e dalla comunità internazionale,
le minoranze religiose in varie parti del mondo stanno diventando bersaglio di discriminazioni,
di atti di violenza o di ostilità e di persecuzione a causa della loro religione.
È quanto si evince da uno studio internazionale sviluppato dal Consiglio Ecumenico
delle Chiese (Cec) che sta preparando una relazione sulla libertà di religione come
un diritto umano fondamentale per tutti. I diritti fondamentali della libertà di religione
o di credo — è stato sottolineato nel corso di un incontro svoltosi nella sede del
Patriarcato di Costantinopoli promosso dalla commissione per gli affari internazionali
del Cec — sono spesso violati sia dai Governi sia dagli individui, che agiscono per
conto proprio o come membri di gruppi maggioritari. La misura in cui la libertà di
religione o di credo - riporta L'Osservatore Romano - può essere considerata come
un diritto assoluto nelle società pluralistiche, così come la sua relazione con i
vari aspetti dei diritti umani, è stata al centro del dibattito di una consultazione
internazionale che ha visto la partecipazione di numerosi esperti. «La parità dei
diritti di tutti gli individui in ogni società di cui tener conto, al di là delle
misure legali, dovrebbe essere il parametro più ampio quando si affronta la questione
della libertà di religione e la fede nel contesto globale di oggi»: questo è stato
il principio sottolineato dai trenta esperti provenienti da 23 Paesi in rappresentanza
di Africa, Asia, Americhe, Europa e Medio Oriente. (I.P.)