Le stelle di Natale contro la leucemia in 4 mila piazze d'Italia
Da oggi e fino a domenica prossima, in quattromila piazze italiane si potranno acquistare
le stelle di Natale dell’Ail, Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi
e il mieloma, che conta 18 mila volontari. Negli stessi giorni, si potrà anche inviare
un sms solidale al numero 45504, oppure effettuare una chiamata da telefono fisso.
Oltre alla donazione del sangue, dunque, in questo periodo natalizio si può fare qualcosa
in più per sostenere la ricerca e la vita di coloro che soffrono per le malattie del
sangue. Il servizio di Debora Donnini:
La felicità
di poter fare un dono a qualcuno: una gioia che si potrà sperimentare in questi giorni
acquistando una stella di Natale. Migliaia di volontari offriranno queste piante a
chi verserà 12 euro come minima quota associativa, perché dietro ogni stella di Natale
si cela dolore ma anche voglia di vivere. Tante le scoperte nel mondo e in Italia
nel campo delle malattie del sangue in questi anni, ma grazie a queste raccolte dell’Ail,
quali passi in avanti sono stati compiuti? La risposta del prof. Franco
Mandelli, ematologo, presidente dell’Ail:
“C’è un protocollo
di cura che è stato veramente finanziato da Ail, con questo gruppo, e si chiama "Gimema".
Riguarda un particolare tipo di leucemia acuta, che una volta era il terrore di tutti
i malati. Grazie ai nuovi protocolli - che prevedevano dei farmaci mai utilizzati
prima - non è più la leucemia peggiore ma la leucemia che speriamo di incontrare.
Quando cioè si fa una diagnosi di leucemia acuta, speriamo che si tratti di questa
forma, che si chiama 'promielocitica'. Per questo tipo di leucemia, si è arrivati
ad avere percentuali di guarigione che superano l’80 per cento, che consentono di
ottenere risultati straordinari - cosa che di solito non avviene - anche nei soggetti
anziani”.
I fondi raccolti dall’Ail andranno a finanziare la ricerca
scientifica, il gruppo Gimema che identifica standard diagnostici per tutta l’Italia,
e serviranno anche per sostenere le 56 “Case Ail” nei pressi dei Centri di terapia
dove ogni anno vengono seguiti 3.300 pazienti che vivono lontano e devono affrontare
lunghi periodi di malattia, e dove possono stare assieme ai loro familiari. Altri
3.200 vengono seguiti in assistenza domiciliare. Una battaglia, quella contro la leucemia,
portata avanti anche da migliaia di volontari. Ancora il prof. Mandelli:
“Forse
non bisognerebbe dimenticare che il volontariato - ossia il terzo settore - non solo
non costa nulla, ma fa risparmiare. I nostri volontari e quelli provenienti da tutta
l’Italia, dall’estremo nord all’estremo sud, vanno negli ospedali e sostituiscono
persone che costerebbero moltissimo. Lavorano gratis e danno quindi un supporto alle
tragiche condizioni della nostra economia, oltre a dare quell’umanità che, secondo
me, è fondamentale: la cura del malato dipende sì dalle terapie che si attuano, ma
dipende anche dall’amore che si riversa sul malato”.
La lotta alle leucemie,
ai linfomi e al mieloma ha fatto progressi, ma qualcosa possono farla tutti, regalando
anche quest’anno una stella di speranza.