In Italia approvazione del decreto anticrisi entro Natale. Annunciati scioperi
Il cosiddetto decreto "salva Italia", dopo la firma ieri del presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, dovrebbe essere approvato in parlamento entro Natale. Lo assicura
il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Napolitano ha detto che la manovra arriva
“in tempo per evitare una catastrofe” e il premier Monti, ieri sera in diretta televisiva,
ha detto che la manovra era necessaria e senza alternative, altrimenti “lo Stato entro
breve non avrebbe potuto più pagare nè stipendi nè pensioni”. Pdl, Pd e Udc si impegnano
a rispettare purchè il testo sia corretto su pochi punti (indicizzazione delle pensioni,
Ici e famiglie), magari attraverso un maxi-emendamento, oppure - come sembrerebbe
ancora orientato oggi il governo - con l'accoglimento in Commissione di pochi emendamenti
blindando poi il testo con la fiducia per l'Aula. Il premier ha sottolineato che “l'intervento
più sofferto è stato quello sulle pensioni più deboli con il blocco dell'inflazione”
e che a quel punto ha capito che “bisognava chiamare a contribuire anche quelli dello
scudo fiscale”. Dei costi della politica Monti ha detto che nella manovra c’è un inizio
del processo di tagli. E c’è un primo effetto-manovra sui prezzi dei carburanti: dopo
l’aumento delle accise, la benzina e il diesel salgono sopra gli 1,7 euro al litro.
C’è da dire che contro la manovra i lavoratori del pubblico impiego di Cgil, Cisl
e Uil sciopereranno per l'intera giornata lunedì 19 dicembre. Nel settore privato
lo sciopero è per tre ore il 12 dicembre.
Intanto, il governo di coalizione
greco ha ottenuto la maggioranza in parlamento per approvare la legge di bilancio
per il 2012. Dunque, partono davvero le misure anticrisi. Il servizio di Furio Morroni:
Con 245 voti
a favore e 41 contrari, il parlamento greco ha approvato, in nottata, il bilancio
2012, dando così un cruciale via libera al premier, Lucas Papadimos, per portare avanti
con la massima urgenza le procedure tese ad attuare il nuovo programma economico,
richieste dai creditori internazionali per concedere altri 180 miliardi di euro di
aiuti al Paese. L’esame del bilancio era cominciato lo scorso 18 novembre e la difficoltà
maggiore per il Ministero delle finanze per chiuderlo è stata quella del deficit degli
enti previdenziali, causato dai tagli agli stipendi e alle pensioni, ma anche dall’aumento
della disoccupazione e dalla recente impennata delle domande degli impiegati statali
per andare in pensione anticipata. Il "buco nero" degli enti previdenziali per i primi
dieci mesi di quest’anno ha raggiunto i 900 milioni di euro, metà dei quali riguarda
l’Ica, la previdenza sociale greca. Dopo il voto di stanotte e la riunione prevista
per venerdì del vertice europeo, lunedì 12 sono attesi ad Atene i rappresentanti della
"troika", che dovranno esaminare con il governo greco questioni ancora irrisolte.
I
mercati internazionali premiano le misure anticrisi dei Paesi europei. Le borse asiatiche
e quelle del Vecchio continente viaggiano in netto rialzo e lo spread tra Btp e Bund
scende sotto quota 360 punti. A esprimere soddisfazione ed ottimismo è stato anche
il segretario del Tesoro americano, Geithner, che da Parigi ha sottolineato l’importanza
che il successo dell’Europa ricopre per gli Usa e il resto del mondo. Il servizio
di Stefano Leszczynski:
Le severe
misure per contrastare la crisi che il nuovo governo italiano ha appena varato, e
che si appresta a ricevere il voto del parlamento, e l’approvazione della legge di
bilancio 2012 da parte del parlamento di Atene fanno tirare un sospiro di sollievo
agli operatori delle principali piazze d’affari. In crescita nel Vecchio continente
tutte le Borse, che viaggiano in terreno ampiamente positivo. Milano viaggia sopra
l’1,2%, Francoforte segna oltre l’1,4%, Parigi 1,75% e Londra l1,11%. Anche l'Asia
guarda all'Europa e le borse orientali crescono in vista del vertice europeo previsto
per giovedì e venerdì prossimi sul futuro dell'euro. Gli investitori si sono mostrati
ottimisti, incoraggiati anche dal rialzo segnato dalle materie prime, segnale che
per l'economia mondiale è prevista una ripresa della domanda. A rafforzare la fiducia
degli analisti anche la stabilizzazione della situazione greca e il possibile aumento
di 500 miliardi del fondo salva-Stati, che verrà probabilmente presentato al vertice
europeo di dopodomani. Il segretario del Tesoro americano, Timothy Geithner, in questi
giorni impegnato in un giro delle capitali europee colpite dalla crisi dell’euro,
si è detto “fiducioso” di un successo dell'Europa. Ancora più soddisfatta è la Cina,
che ritiene le proposte elaborate dall'Unione Europea per superare la crisi del debito
sovrano “importanti” e si augura che il prossimo vertice dell'Ue “prenda delle decisioni
rilevanti”. Infine, l’euro si conferma in rialzo sulla divisa statunitense
e viene scambiata sopra 1,34 dollari.