2011-12-07 14:41:32

In Italia approvazione del decreto anticrisi entro Natale. Annunciati scioperi


Il cosiddetto decreto "salva Italia", dopo la firma ieri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dovrebbe essere approvato in parlamento entro Natale. Lo assicura il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Napolitano ha detto che la manovra arriva “in tempo per evitare una catastrofe” e il premier Monti, ieri sera in diretta televisiva, ha detto che la manovra era necessaria e senza alternative, altrimenti “lo Stato entro breve non avrebbe potuto più pagare nè stipendi nè pensioni”. Pdl, Pd e Udc si impegnano a rispettare purchè il testo sia corretto su pochi punti (indicizzazione delle pensioni, Ici e famiglie), magari attraverso un maxi-emendamento, oppure - come sembrerebbe ancora orientato oggi il governo - con l'accoglimento in Commissione di pochi emendamenti blindando poi il testo con la fiducia per l'Aula. Il premier ha sottolineato che “l'intervento più sofferto è stato quello sulle pensioni più deboli con il blocco dell'inflazione” e che a quel punto ha capito che “bisognava chiamare a contribuire anche quelli dello scudo fiscale”. Dei costi della politica Monti ha detto che nella manovra c’è un inizio del processo di tagli. E c’è un primo effetto-manovra sui prezzi dei carburanti: dopo l’aumento delle accise, la benzina e il diesel salgono sopra gli 1,7 euro al litro. C’è da dire che contro la manovra i lavoratori del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil sciopereranno per l'intera giornata lunedì 19 dicembre. Nel settore privato lo sciopero è per tre ore il 12 dicembre.

Grecia: decreto anticrisi approvato dal parlamento
Il governo di coalizione greco ha ottenuto la maggioranza in parlamento per approvare la legge di bilancio per il 2012. Dunque, partono davvero le misure anticrisi. Il servizio di Furio Morroni:RealAudioMP3

Con 245 voti a favore e 41 contrari, il parlamento greco ha approvato, in nottata, il bilancio 2012, dando così un cruciale via libera al premier, Lucas Papadimos, per portare avanti con la massima urgenza le procedure tese ad attuare il nuovo programma economico, richieste dai creditori internazionali per concedere altri 180 miliardi di euro di aiuti al Paese. L’esame del bilancio era cominciato lo scorso 18 novembre e la difficoltà maggiore per il Ministero delle finanze per chiuderlo è stata quella del deficit degli enti previdenziali, causato dai tagli agli stipendi e alle pensioni, ma anche dall’aumento della disoccupazione e dalla recente impennata delle domande degli impiegati statali per andare in pensione anticipata. Il "buco nero" degli enti previdenziali per i primi dieci mesi di quest’anno ha raggiunto i 900 milioni di euro, metà dei quali riguarda l’Ica, la previdenza sociale greca. Dopo il voto di stanotte e la riunione prevista per venerdì del vertice europeo, lunedì 12 sono attesi ad Atene i rappresentanti della "troika", che dovranno esaminare con il governo greco questioni ancora irrisolte.

Mercati in rialzo con le misure anticrisi di Grecia e Italia
I mercati internazionali premiano le misure anticrisi dei Paesi europei. Le borse asiatiche e quelle del Vecchio continente viaggiano in netto rialzo e lo spread tra Btp e Bund scende sotto quota 360 punti. A esprimere soddisfazione ed ottimismo è stato anche il segretario del Tesoro americano, Geithner, che da Parigi ha sottolineato l’importanza che il successo dell’Europa ricopre per gli Usa e il resto del mondo. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

Le severe misure per contrastare la crisi che il nuovo governo italiano ha appena varato, e che si appresta a ricevere il voto del parlamento, e l’approvazione della legge di bilancio 2012 da parte del parlamento di Atene fanno tirare un sospiro di sollievo agli operatori delle principali piazze d’affari. In crescita nel Vecchio continente tutte le Borse, che viaggiano in terreno ampiamente positivo. Milano viaggia sopra l’1,2%, Francoforte segna oltre l’1,4%, Parigi 1,75% e Londra l1,11%. Anche l'Asia guarda all'Europa e le borse orientali crescono in vista del vertice europeo previsto per giovedì e venerdì prossimi sul futuro dell'euro. Gli investitori si sono mostrati ottimisti, incoraggiati anche dal rialzo segnato dalle materie prime, segnale che per l'economia mondiale è prevista una ripresa della domanda. A rafforzare la fiducia degli analisti anche la stabilizzazione della situazione greca e il possibile aumento di 500 miliardi del fondo salva-Stati, che verrà probabilmente presentato al vertice europeo di dopodomani. Il segretario del Tesoro americano, Timothy Geithner, in questi giorni impegnato in un giro delle capitali europee colpite dalla crisi dell’euro, si è detto “fiducioso” di un successo dell'Europa. Ancora più soddisfatta è la Cina, che ritiene le proposte elaborate dall'Unione Europea per superare la crisi del debito sovrano “importanti” e si augura che il prossimo vertice dell'Ue “prenda delle decisioni rilevanti”. Infine, l’euro si conferma in rialzo sulla divisa statunitense e viene scambiata sopra 1,34 dollari.

Superlatitante della camorra arrestato in provincia di Caserta
Il superlatitante della camorra, Michele Zagaria, è stato arrestato dalla polizia. Zagaria era nascosto in un bunker all'interno di un'abitazione di Casapesenna (Caserta). Tra il bunker sotterraneo e il pavimento dell'abitazione vi erano cinque metri di cemento armato. L'operazione è stata condotta dalla Squadra mobile di Napoli, insieme con quella di Caserta e al Servizio centrale operativo della Polizia. Zagaria, 53 anni, era latitante dal 1995, ricercato per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina e altri reati.

Raid israeliani su Gaza, ucciso un palestinese
Un palestinese è rimasto ucciso e altri cinque feriti in seguito a due raid israeliani a Gaza city, durante la notte. La vittima e i feriti appartenevano alle Brigate al Qods, l'ala armata della Jihad islamica. Israele ha fatto sapere di aver agito per impedire il lancio di razzi contro lo Stato ebraico.

Ballottaggi in Egitto: nuova affermazione dei Fratelli musulmani
Il partito Giustizia e Libertà dei Fratelli musulmani ha vinto 36 dei 56 seggi uninominali in lizza per la prima tornata di voto alle legislative. La Confraternita lo ha annunciato in un comunicato all'indomani del ballottaggio di lunedì. La commissione elettorale attribuisce ai candidati dei Fratelli musulmani il 62,5% della quota uninominale e al partito salafita di El Nour cinque seggi pari al 9% del totale. Un seggio anche alla formazione integralista della Jamaa Islamiya.

Repressione in Siria, il presidente Assad nega la responsabilità delle violenze
Continua la repressione in Siria con decine di vittime nella giornata di ieri. Tuttavia, in un'intervista alla tv statunitense Abc, il presidente Assad ha detto di non essere responsabile delle oltre quattromila vittime civili cadute nei nove mesi di proteste. Ha inoltre aggiunto che le forze responsabili delle violenze non sono le sue e che la maggior parte delle vittime sono sostenitori del governo. A Ginevra, il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha incontrato il leader del Consiglio nazionale siriano (Cns), Burhan Ghalioun. Al termine della riunione, la Clinton ha esortato l'opposizione siriana ad assicurare una transizione di potere nella quale i diritti delle minoranze confessionali ed etniche del Paese vengano rispettati nel nome dello “stato di diritto”.

Arabia Saudita, australiano condannato a 500 frustate per blasfemia
In Arabia Saudita, un cittadino australiano di 45 anni è stato condannato a ricevere 500 frustate e a un anno di carcere per blasfemia. Mansor Almaribe, musulmano sciita, è stato arrestato il 14 novembre scorso nella città di Medina mentre partecipava all'annuale pellegrinaggio islamico alla tomba di Maometto. La polizia lo ha accusato di aver insultato i successori del profeta musulmano, inumati nello stesso mausoleo. Il governo di Canberra chiederà “urgentemente” clemenza per il cittadino australiano.

Autobomba a Mogadiscio, cinque morti
In Somalia, un'autobomba è esplosa ieri nel centro della capitale Mogadiscio provocando la morte di almeno cinque persone, tra cui due agenti della polizia, e il ferimento di decine di passanti. La vettura è esplosa in prossimità di un cinema, non lontano dall'ambasciata turca. Secondo una prima ricostruzione, la polizia avrebbe fermato un sospetto alla guida di un'auto. L’uomo, dopo aver rifiutato di sottoporsi a identificazione, si è fatto esplodere. Intanto, ieri il Kenya ha accettato la richiesta dell'Unione Africana di unire le proprie truppe alla forza di pace Amisom, per coordinare le operazioni militari contro i miliziani somali di al Shabaab.

Russia: opposizioni invitano a scendere in piazza contro i risultati elettorali
Non si fermano gli appelli a scendere in Piazza in Russia per protestare contro i brogli alle elezioni legislative di domenica. Diversi movimenti di opposizione hanno convocato una nuova manifestazione per sabato prossimo sulla Piazza della Rivoluzione a Mosca. Migliaia le adesioni pervenute via Twitter e Facebook. Sui social network, vari gruppi invitano a radunarsi da oggi tutti i giorni alle 19 per protestare. L'ex presidente dell'Urss, Mikhail Gorbaciov, chiede al potere russo di indire nuove elezioni, giudicando “non oneste” quelle svoltesi domenica scorsa per la Duma. Il bilancio dei fermi nelle manifestazioni di ieri è di 800 persone, 569 a Mosca e 200 a San Pietroburgo: tra loro anche alcuni giornalisti.

Camion bomba in Colombia, almeno due morti
Almeno due morti, tra cui un bimbo di nove anni, e 15 feriti in un attentato avvenuto ieri contro il commissariato di polizia di Maicao, nel nord della Colombia. A provocare la deflagrazione sarebbe stato un camion bomba con almeno 100 chili di tritolo.

Cuba, 257 arresti politici a novembre
Sono stati 257 gli arresti a Cuba per motivi politici nel mese di novembre. Lo riferisce una nota della Commissione dei diritti umani e di riconciliazione presieduta dal dissidente Elizardo Sanchez. Secondo la stessa fonte, i prigionieri sono stati rilasciati dopo qualche ora o giorno. Nel documento è sottolineata una positiva diminuzione dei “condannati per delitti contro lo stato”. Lo scorso ottobre, gli arresti politici erano stati 286. Nei mesi scorsi, il governo cubano aveva liberato oltre 100 prigionieri politici dopo aver iniziato un dialogo con la Chiesa cattolica.

Uccisa una giornalista in Honduras: 17 i reporter assassinati dall'inizio dell'anno
In Honduras, la giornalista Luz Marina Paz è stata assassinata ieri insieme a un uomo che si trovava accanto a lei in auto, nel centro di Tegucigalpa. Secondo la ricostruzione, due uomini a bordo di una moto hanno affiancato il veicolo e hanno sparato a raffica contro di loro. Salgono così a 17 i giornalisti honduregni assassinati dall'inizio dell'anno. Ieri, il governo ha disposto lo stato d'emergenza nazionale per 90 giorni, proprio per far fronte alla gravissima situazione della sicurezza pubblica. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Giovanni Cossu)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 341







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