Pakistan: sì dei vescovi alla “Commissione nazionale per i Diritti Umani”
La Commissione “Giustizia e Pace” dei vescovi del Pakistan appoggia con forza l’istituzione
di una “Commissione nazionale per i Diritti Umani” (“National Human Rights Commission”
- Nhrc) nell’ambito del governo pakistano: è quanto afferma Peter Jacob, segretario
esecutivo della Commissione “Giustizia e Pace”, in una nota inviata all’agenzia Fides.
Il disegno di legge per istituirla è giunto in Parlamento e questa, secondo Jacob,
“è una buona notizia”. Jacob ricorda che una analoga Commissione esiste in numerose
nazioni, che ne hanno trovato un beneficio per il rafforzamento delle norme e dei
valori basati sulla dignità umana e dei diritti. “Creare uno specifico istituto per
i diritti umani avrà un valore aggiunto nelle circostanze attuali del Pakistan” nota
il segretario. Purchè alla Commissione sia garantita una reale indipendenza, e dunque
reale efficacia, “essa può dare nuova vita al sogno di un Pakistan democratico e autonomo,
al di là della retorica politica”. Tuttavia sarebbe una grande sfida per la Commissione
funzionare “nel bel mezzo di una macchina governativa debole”: basta immaginare “il
diluvio di denunce” che ci si attende. Il Segretario nota che “l'impatto di questa
iniziativa dipenderà in gran parte dal ruolo assegnato a questa istituzione” e dai
rapporti e doveri istituzionali che dovrà avere nei confronti dei diversi Ministeri
e verso il Parlamento. “La sfida più grande – conclude Jacob – è costruire una cultura
dei diritti umani nei sistemi sociali, giuridici e politici che sono diventati contrari
a diritti e libertà. Se i partiti politici sostengono l'impegno per i diritti dei
popoli, questo impegno deve tradursi in azioni orientate fortemente in tal senso,
e in risultati concreti”.