Germania. Mons. Schick: i cristiani in Pakistan sono cittadini di serie B
I cristiani in Pakistan sono “cittadini di serie B”: lo ha detto giovedì a Berlino
mons. Ludwig Schick, presidente della Commissione per la Chiesa universale della Conferenza
episcopale tedesca (Dbk). "I cristiani in quel Paese sono vittime di molteplici discriminazioni
e penalizzazioni. Si sentono a ragione cittadini di serie B, poiché molti degli svantaggi
che subiscono sono sanciti dalle leggi della Repubblica Islamica del Pakistan", ha
affermato il vescovo, citato dall’agenzia Sir, durante la presentazione di una nuova
brochure informativa edita dalla Dbk, intitolata “Solidarietà con i cristiani perseguitati
e oppressi dei nostri tempi – Pakistan”. Non solo i cristiani sono svantaggiati: “Gli
indù, i buddisti e altre minoranze religiose - ha aggiunto - sono colpite dall’intolleranza
religiosa e dalle violenze”. Klaus Krämer, presidente dell'opera missionaria cattolica
Missio di Aquisgrana, ha sottolineato che l'attuale legge sulla blasfemia, vigente
in Pakistan, rappresenta "il problema più grande per i cristiani", in quanto può comportare
l'ergastolo o anche la morte. Mons. Schick e Krämer, insieme con il vescovo di Lahore,
mons. Sebastian Francis Shaw, hanno incontrato a Berlino anche diversi rappresentanti
del governo e del Bundestag per informarli sulla situazione in Pakistan. (L.Z.)