Pakistan: ragazza cattolica uccisa a Faisalabad, per la Chiesa locale è una “martire
della fede”
La Chiesa cattolica pakistana la definisce “una martire della fede”: Mariah Manisha
era una ragazza cattolica di Faisalabad uccisa una settimana fa da un uomo musulmano
che l’ha sequestrata e che intendeva sposarla. Il parroco cattolico di Khushpur, dove
vive la famiglia della diciottenne Mariah, ha riferito all’agenzia Fides che “la ragazza
ha resistito, non ha voluto convertirsi all’islam e non ha sposato quell’uomo, che
per questo l’ha uccisa”. D'altro canto, come denunciato dalle comunità cristiane del
Punjab, non si contano le violenze contro le donne cristiane, perpetrate nel silenzio
e nell'ingiustizia. Sulla drammatica uccisione di Mariah Manisha, Alessandro Gisotti
ha chiesto una riflessione al prof.Mobeen Shahid, presidente dell’Associazione
dei Pakistani Cristiani in Italia:
R. – L’esempio
di MariahManisha– appena ho letto la notizia
su Fides e come mi è stato poi raccontato da Faisalabad - mi ha fatto pensare subito
a Maria Goretti: entrambe hanno lo stesso nome e sono legate alla fede cattolica.
MariahManishami fa pensare anche a tutte le altre
ragazze, che purtroppo stanno vivendo la stessa esperienza. Ci sono più di 700 casi
all’anno, in cui le nostre ragazze subiscono rapimento, violenza sessuale e la conversione
forzata. Come dice anche il presidente della Conferenza episcopale pakistana, il vescovo
Joseph Coutts, non è la prima volta e non si sa esattamente come trovare una soluzione.
D.
– Le donne sono ancor più indifese...
R. – Le donne purtroppo nella
nostra società sono la parte più debole: non solo le donne cristiane, ma anche le
donne musulmane. Una donna non musulmana "vale" pochissimo, perché nella società attiva
non ha nessun ruolo. Noi abbiamo una parlamentare cristiana, che è una donna forte,
ma che allo stesso momento non ha purtroppo una voce considerevole in capitolo: è
solo la sua parola contro 341 parlamentari e non si riesce ad arrivare a decisioni
che possano incidere sulla difesa delle donne, in particolare delle donne non musulmane
in Pakistan.
D. – C’è un rischio anche di estremizzazione islamista
con gli attacchi da parte delle forze americane, impegnate nella lotta contro il terrorismo,
che fanno vittime civili, e, dunque, da parte di alcuni si vuole strumentalmente identificare
il cristiano con l’occidentale...
R. – Sì. C’è un importante contributo
della Chiesa cattolica in Pakistan, ma allo stesso tempo, purtroppo, alcuni gruppi
islamici fondamentalisti o fanatici, per attaccare l’Occidente e per acquisire per
loro visibilità a livello internazionale, attaccano i cristiani.(ap)