Concerto di Allevi in Vaticano promosso dall'Ospedale Bambino Gesù di Roma
“Vi porto il saluto del Santo Padre che benedice questa iniziativa. Questa sera abbiamo
avuto un’iniezione di speranza che dobbiamo portare avanti per il bene dei piccoli”:
così il cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone ha salutato i presenti all’evento
“La luce dei bambini” promosso dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che si è svolto
ieri sera nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Obiettivo della serata, la raccolta fondi
per la costruzione del Centro di ricerche Pediatriche d’Europa che sorgerà a Roma
entro l’anno prossimo. Il servizio di Marina Tomarro:
Piccole ballerine
con sfere di luce tra le mani che brillano nel buio, con passi leggeri si dirigono
verso un grande albero posto al centro del palco, per renderlo così luminoso e simbolo
di speranza. In questo modo si è aperto ieri sera “La luce dei bambini”, l’evento
promosso dall’ ospedale Bambino Gesù per far sorgere quanto prima nella capitale il
più grande centro di ricerche e cure pediatriche d’Europa. Giuseppe Profiti,
presidente dell’ospedale:
“Il Centro di ricerche pediatriche è un complemento
indispensabile per ciò che il Bambin Gesù è diventato oggi. Un ospedale del terzo
millennio - che vuole quindi farsi carico delle patologie in maniera sempre più complessa
- ha bisogno anche di una capacità di ricerca. I medici che offrono le cure hanno
necessità di potersi collegare con quanti si trovano in laboratorio e fornire quindi
loro le indicazioni per un certo tipo di ricerca. La possibilità è quella di farlo
in maniera integrata, cioè con il ricercatore che esce dal laboratorio per stare vicino
al letto del malato ed il medico che passa dal letto del malato al laboratorio. E’
questo il modello ideale delle grandi strutture di ricerca e di clinica di questo
terzo millennio”.
E questo centro sarà un polo fondamentale per le malattie
infantili. Bruno Dellapiccola, direttore scientifico del Bambino
Gesù:
“Data l’alta specialità che esiste nell’ospedale Bambin Gesù,
i casi che arrivano sono soprattutto quelli a più alta complessità. In circa due terzi
di essi parliamo di patologie poco comuni, che spesso hanno un meccanismo genetico
alla loro base. Il nostro contributo, quindi, è quello di capire quali siano i meccanismi
che si trovano alla base delle malattie, perché quando arriviamo a conoscere il meccanismo
possiamo sicuramente fare degli interventi più mirati. Quest’anno il Bambin Gesù ha
identificato dai sette agli otto geni-malattia nuovi, che favoriscono la comprensione
di queste patologie estremamente rare. Questo è ovviamente il punto di partenza, ma
accanto ad esso l’altro grande progetto è la costruzione di questa 'self-factory'.
Si tratta di un ‘Istituto dei tessuti’, dove coltiveremo delle cellule per poter curare
meglio le malattie tumorali di questi bambini”.
E il protagonista musicale
della serata è stato il maestro Giovanni Allevi, accompagnato
dall’ orchestra giovanile fondazione Pergolesi Spontini ascoltiamo il suo commento:
“E’
ora di fare qualcosa di bello e di importante attraverso la musica, che è un po’ l’elemento
in cui mi muovo con maggior passione. Quando ho ricevuto l’invito per partecipare
a quest’iniziativa così bella e in un luogo così prestigioso, sono stato davvero contento.
L’ho accettato con tutto l’entusiasmo”.
E tra i brani eseguiti, Allevi
ha scelto anche la suite Angelo Ribelle:
“Sono convinto che dentro ognuno
di noi c’è un angelo ribelle che anela a spiccare il volo. Spesso dimentichiamo, schiacciati
da questa quotidianità, di avere delle ali appoggiate sulle nostre spalle. Vogliamo
spiegare queste ali per tornare a volare, perché è quello che dobbiamo fare”. (vv)