Via libera dell'Europarlamento alla Croazia, il 7 dicembre diventerà il 28.mo Stato
dell'Ue
La Croazia sarà il ventottesimo Stato a far parte dell'Ue: a dare il via libera finale
è stato il Parlamento europeo oggi a Bruxelles, con un voto a larga maggioranza. La
prossima tappa del processo è la firma del Trattato di adesione, fissata il 7 dicembre
prossimo, cui seguiranno le ratifiche da parte degli Stati membri dell'Ue e l'ingresso
ufficiale, previsto il primo luglio del 2013.
Lisbona approva la dura finanziaria
2012 Il parlamento di Lisbona ha approvato ieri in ultima lettura la finanziaria
2012 lacrime e sangue presentata dal governo conservatore del premier Pedro Passos
Coelho in attuazione dell'accordo di salvataggio da 78 miliardi siglato in maggio
con Ue e Fmi. Obiettivo della manovra riportare il deficit al 4.5% del Prodotto Interno
Lordo. Da Lisbona. Il servizio di Riccardo Carucci
Il Parlamento
portoghese ha definitivamente approvato il severissimo bilancio di previsione per
il 2012, che dovrà riportare il deficit al 4,5 per cento del pil. Ha votato a favore
la coalizione di centro-destra al governo; hanno votato contro le sinistre; mentre
il partito socialista, la principale forza di opposizione, si è astenuto. Il partito
è chiaramente imbarazzato, perché è contrario al bilancio, ma non può ignorare il
fatto che esso sia frutto dell’accordo concluso dal precedente governo socialista,
con Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, per ottenere
un prestito di 78 miliardi di euro. Le prospettive non sono rosee per l’anno prossimo:
recessione intorno al 3 per cento e disoccupazione oltre il 13 per cento. Il bilancio
prevede tagli su molte spese sociali, un aumento generalizzato dell’Iva al livello
massimo del 23 per cento e l’abolizione – in teoria per due anni – di tredicesima
e quattordicesima a funzionari e pensionati pubblici. Questa misura, all’ultimo momento,
è stata attenuata in favore dei redditi più bassi. La vita continua in Portogallo
- ancora si spende, i turisti non mancano - ma aumentano i casi di famiglie che non
possono più far fronte agli impegni assunti o che addirittura chiedono aiuto alle
istituzioni di carità per sfamarsi. C’è stato uno sciopero generale il 24 novembre,
con piccoli incidenti per iniziativa di gruppetti anarcoidi, e sia i sindacati, sia
numerose categorie – dagli agricoltori ai poliziotti – manifestano il loro malcontento.
Un gruppo di hackers ha attaccato con successo, per protesta, i siti informatici di
ministeri, di banche e dello stesso Parlamento. In mezzo a tanta desolazione rimangono
piccole soddisfazioni, come il buon disimpegno delle squadre portoghesi nelle competizioni
europee di calcio o il fatto che l’Unesco abbia proclamato il fado di Lisbona patrimonio
culturale dell’umanità.
Circa 2 milioni di statali in sciopero in Gran
Bretagna In Gran Bretagna ieri fino a due milioni di statali con le braccia
incrociate nel più grande sciopero dal 1979. Decine di migliaia di persone in piazza
in diverse manifestazioni in ogni angolo del Regno. Da Londra Sagida Syed:
In due
milioni hanno incrociato le braccia per protestare contro la riforma delle pensioni
per i dipendenti statali. A scendere in piazza solo una minoranza - 25 mila persone
a Londra e 30 mila a Birmingham, secondo stime ufficiali - anche se lo scontento ha
contagiato una larga fascia di lavoratori nel settore della scuola, della sanità e
delle forze dell’ordine. Lo sciopero che ha paralizzato il Paese è stato indetto per
protestare contro l’innalzamento a 67 anni dell’età della pensione e l’aumento in
media del 3,2 per cento dei contributi versati dai lavoratori. Per il premier Cameron
la manifestazione ha prodotto tanto rumore per nulla e ha causato solo un enorme danno
all’economia. A Londra, ai manifestanti si sono uniti anche alcuni dipendenti di Downing
Street, la residenza del primo ministro, mentre solo grazie all’intervento dei volontari
è stato impedito il caos all’ufficio immigrazioni dei principali aeroporti del Regno
Unito.
Ennesimo sciopero in Grecia contro le misure di austerity Un
nuovo sciopero generale di 24 ore, paralizza oggi tutta la Grecia. L'agitazione è
stata proclamata dai principali sindacati del Paese contro il programma di austerità
deciso dal governo precedente, di George Papandreou, in accordo con la troika - Fondo
monetario internazionale, Unione europea e Banca centrale europea.
Incontro
in Turchia tra opposizione siriana e disertori dell'esercito Componenti del
Consiglio nazionale siriano (Cns), il maggiore gruppo d'opposizione nel Paese, e l'Esercito
siriano libero (Esl), formato da disertori delle forze armate di Damasco, hanno avuto
oggi un primo incontro in Turchia, nella provincia di Hatay. Sempre oggi, la Lega
araba ha stilato la lista di 17 personalità siriane alle quali è impedito l'accesso
ai Paesi arabi. L’elenco include il fratello del presidente Assad, Maher, capo della
quarta divisione militare. Nelle violenza di ieri, almeno 16 persone sono state uccise
dalle forze di sicurezza nel nord e nel centro della Siria.
Accordo per
un nuovo governo in Yemen mentre si combatte nel sud In Yemen passi avanti
verso il governo di transizione. Lo schieramento politico del presidente yemenita
Ali Abdullah Saleh e l'opposizione hanno raggiunto un accordo per formare un nuovo
governo. Ma nel frattempo almeno otto persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite
in combattimenti nella città di Taez, nel sud del Paese, tra forze governative e di
capi tribali schierati con l'opposizione.
Seconda fase del passaggio di
consegne tra Nato e forze afghane È cominciata oggi in Afghanistan la seconda
fase della transizione delle responsabilità della sicurezza dalla Nato a esercito
e polizia afghani. Nel piano, annunciato giorni fa, è previsto che tutti i distretti
di Parwan, esclusi Shinwari e Siagerd, saranno trasferiti agli afghani. Dopo le sette
città e province da cui l'Isaf si è ritirata in luglio, altre sei province e sette
città, oltre a decine di distretti sparsi in tutto il Paese, sono passati sotto il
controllo afghano. Oggi, militari della Nato hanno ucciso due cittadini pachistani
che viaggiavano in un veicolo nell'area di afghana di Karwan, confinante con Chaghi,
in Pakistan.
Barricate nel nord del Kosovo, rimane alta la tensione Resta
sempre alta la tensione nel nord del Kosovo. Dopo i nuovi scontri dei giorni scorsi
fra i militari della Kfor e la popolazione serba, i manifestanti continuano a mantenere
le barricate. Martedì il presidente della Serbia, Boris Tadic, aveva invitato i serbi
a rimuovere i posti di blocco. Il suo appello è stato accolto positivamente da una
parte e dall’altra. Negativa invece la reazione del sindaco del settore serbo di Kosovska
Mitrovica, la principale città del nord del Kosovo, che ha parlato di presa di posizione
sorprendente da parte del presidente. Tadic ha dichiarato che gli interessi nazionali
serbi in Kosovo non possono essere difesi con le barricate ma con il dialogo e il
negoziato fra le parti.
10 morti in attacco a nord est di Baghdad È
di dieci morti e almeno 20 feriti il bilancio dell'esplosione di un'autobomba in un
mercato di legumi di Khales, 65 km a nordest di Baghdad. Lo riferiscono fonti della
sicurezza ed ospedaliere. Ieri il vice presidente Joe Biden ha firmato a Baghdad un
accordo quadro strategico per la cooperazione bilaterale. Dopo il colloquio con il
primo ministro iracheno Nuri al Maliki, ha dichiarato che gli Stati Uniti puntano
a “stabilire ampie relazioni basate sul rispetto” con l'Iraq, dopo il ritiro completo
delle truppe americane dal Paese, previsto entro la fine di dicembre.
Il
movimento Occupy Wall Street manifesta di fronte a Obama Oltre un centinaio
di attivisti del movimento Occupy Wall Street hanno manifestato a Manhattan davanti
ad un albergo che ospitava Barack Obama. Il presidente americano era nell’hotel per
un evento di raccolta fondi in vista delle elezioni presidenziali. Uno degli organizzatori
della protesta ha dichiarato che le elezioni creano un serio conflitto d’interessi,
perché i politici raccolgono contributi per la loro campagna da istituzioni finanziarie
e aziende a cui dovrebbero poi dettare regole. Nella notte tra martedì e mercoledì,
un esercito di 1.400 agenti ha sgomberato centinaia di manifestanti che da due mesi
si erano accampati davanti al municipio di Los Angeles, seguendo l'esempio della protesta
Occupy Wall Street di New York. La polizia ha arrestato circa 200 persone.
Clinton
in Birmania: pronti a migliorare le relazioni diplomatiche Gli Stati Uniti
sono pronti ad avviare discussioni con la Birmania per migliorare le relazioni diplomatiche
tra i due Paesi a partire dal ritorno dell'ambasciatore Usa dopo due decenni di assenza.
Nei primi colloqui con i leader del nuovo regime, il segretario di Stato americano
Hillary Clinton, in visita in Birmania, ha assicurato il sostegno degli Usa ai tentativi
di riforma in atto nel Paese che però ha giudicato ancora “insufficienti”. Al termine
del suo storico incontro con il presidente Thein Sein, il segretario di Stato americano
ha esortato la Birmania a tagliare i "legami illegali" con la Corea del Nord, la cui
esistenza non è per altro riconosciuta dal governo di birmano. Migliori relazioni
con gli Stati Uniti saranno possibili – ha detto la Clinton - solo se l'intero governo
rispetterà il consenso internazionale contro la proliferazione delle armi nucleari".
Mosca
chiede a Pyongyang di ammettere ispettori sul nucleare La Russia ha chiesto
alla Corea del Nord di “fermare i suoi piani di arricchimento dell'uranio” e consentire
“il ritorno degli ispettori dell'Onu” per spianare la strada a colloqui internazionali.
Dopo che ieri Pyongyang ha confermato che il suo programma di arricchimento dell'uranio
sta procedendo “abbastanza velocemente”, Mosca invoca oggi il ritorno degli ispettori
dell'Agenzia internazionale dell'Energia Atomica (Aiea) per verificare se si tratta
di piani pacifici come asserisce la Corea del Nord. “La consistente messa in atto
del programma di arricchimento dell'uranio in Corea del Nord non può non creare serie
preoccupazioni”, si legge in una nota diffusa sul sito del ministero degli Esteri
russo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Giovanni Cossu)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 335