2011-12-01 14:59:37

Via libera dell'Europarlamento alla Croazia, il 7 dicembre diventerà il 28.mo Stato dell'Ue


La Croazia sarà il ventottesimo Stato a far parte dell'Ue: a dare il via libera finale è stato il Parlamento europeo oggi a Bruxelles, con un voto a larga maggioranza. La prossima tappa del processo è la firma del Trattato di adesione, fissata il 7 dicembre prossimo, cui seguiranno le ratifiche da parte degli Stati membri dell'Ue e l'ingresso ufficiale, previsto il primo luglio del 2013.

Lisbona approva la dura finanziaria 2012
Il parlamento di Lisbona ha approvato ieri in ultima lettura la finanziaria 2012 lacrime e sangue presentata dal governo conservatore del premier Pedro Passos Coelho in attuazione dell'accordo di salvataggio da 78 miliardi siglato in maggio con Ue e Fmi. Obiettivo della manovra riportare il deficit al 4.5% del Prodotto Interno Lordo. Da Lisbona. Il servizio di Riccardo CarucciRealAudioMP3

Il Parlamento portoghese ha definitivamente approvato il severissimo bilancio di previsione per il 2012, che dovrà riportare il deficit al 4,5 per cento del pil. Ha votato a favore la coalizione di centro-destra al governo; hanno votato contro le sinistre; mentre il partito socialista, la principale forza di opposizione, si è astenuto. Il partito è chiaramente imbarazzato, perché è contrario al bilancio, ma non può ignorare il fatto che esso sia frutto dell’accordo concluso dal precedente governo socialista, con Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, per ottenere un prestito di 78 miliardi di euro. Le prospettive non sono rosee per l’anno prossimo: recessione intorno al 3 per cento e disoccupazione oltre il 13 per cento. Il bilancio prevede tagli su molte spese sociali, un aumento generalizzato dell’Iva al livello massimo del 23 per cento e l’abolizione – in teoria per due anni – di tredicesima e quattordicesima a funzionari e pensionati pubblici. Questa misura, all’ultimo momento, è stata attenuata in favore dei redditi più bassi. La vita continua in Portogallo - ancora si spende, i turisti non mancano - ma aumentano i casi di famiglie che non possono più far fronte agli impegni assunti o che addirittura chiedono aiuto alle istituzioni di carità per sfamarsi. C’è stato uno sciopero generale il 24 novembre, con piccoli incidenti per iniziativa di gruppetti anarcoidi, e sia i sindacati, sia numerose categorie – dagli agricoltori ai poliziotti – manifestano il loro malcontento. Un gruppo di hackers ha attaccato con successo, per protesta, i siti informatici di ministeri, di banche e dello stesso Parlamento. In mezzo a tanta desolazione rimangono piccole soddisfazioni, come il buon disimpegno delle squadre portoghesi nelle competizioni europee di calcio o il fatto che l’Unesco abbia proclamato il fado di Lisbona patrimonio culturale dell’umanità.

Circa 2 milioni di statali in sciopero in Gran Bretagna
In Gran Bretagna ieri fino a due milioni di statali con le braccia incrociate nel più grande sciopero dal 1979. Decine di migliaia di persone in piazza in diverse manifestazioni in ogni angolo del Regno. Da Londra Sagida Syed:RealAudioMP3

In due milioni hanno incrociato le braccia per protestare contro la riforma delle pensioni per i dipendenti statali. A scendere in piazza solo una minoranza - 25 mila persone a Londra e 30 mila a Birmingham, secondo stime ufficiali - anche se lo scontento ha contagiato una larga fascia di lavoratori nel settore della scuola, della sanità e delle forze dell’ordine. Lo sciopero che ha paralizzato il Paese è stato indetto per protestare contro l’innalzamento a 67 anni dell’età della pensione e l’aumento in media del 3,2 per cento dei contributi versati dai lavoratori. Per il premier Cameron la manifestazione ha prodotto tanto rumore per nulla e ha causato solo un enorme danno all’economia. A Londra, ai manifestanti si sono uniti anche alcuni dipendenti di Downing Street, la residenza del primo ministro, mentre solo grazie all’intervento dei volontari è stato impedito il caos all’ufficio immigrazioni dei principali aeroporti del Regno Unito.

Ennesimo sciopero in Grecia contro le misure di austerity
Un nuovo sciopero generale di 24 ore, paralizza oggi tutta la Grecia. L'agitazione è stata proclamata dai principali sindacati del Paese contro il programma di austerità deciso dal governo precedente, di George Papandreou, in accordo con la troika - Fondo monetario internazionale, Unione europea e Banca centrale europea.

Incontro in Turchia tra opposizione siriana e disertori dell'esercito
Componenti del Consiglio nazionale siriano (Cns), il maggiore gruppo d'opposizione nel Paese, e l'Esercito siriano libero (Esl), formato da disertori delle forze armate di Damasco, hanno avuto oggi un primo incontro in Turchia, nella provincia di Hatay. Sempre oggi, la Lega araba ha stilato la lista di 17 personalità siriane alle quali è impedito l'accesso ai Paesi arabi. L’elenco include il fratello del presidente Assad, Maher, capo della quarta divisione militare. Nelle violenza di ieri, almeno 16 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza nel nord e nel centro della Siria.

Accordo per un nuovo governo in Yemen mentre si combatte nel sud
In Yemen passi avanti verso il governo di transizione. Lo schieramento politico del presidente yemenita Ali Abdullah Saleh e l'opposizione hanno raggiunto un accordo per formare un nuovo governo. Ma nel frattempo almeno otto persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite in combattimenti nella città di Taez, nel sud del Paese, tra forze governative e di capi tribali schierati con l'opposizione.

Seconda fase del passaggio di consegne tra Nato e forze afghane
È cominciata oggi in Afghanistan la seconda fase della transizione delle responsabilità della sicurezza dalla Nato a esercito e polizia afghani. Nel piano, annunciato giorni fa, è previsto che tutti i distretti di Parwan, esclusi Shinwari e Siagerd, saranno trasferiti agli afghani. Dopo le sette città e province da cui l'Isaf si è ritirata in luglio, altre sei province e sette città, oltre a decine di distretti sparsi in tutto il Paese, sono passati sotto il controllo afghano. Oggi, militari della Nato hanno ucciso due cittadini pachistani che viaggiavano in un veicolo nell'area di afghana di Karwan, confinante con Chaghi, in Pakistan.

Barricate nel nord del Kosovo, rimane alta la tensione
Resta sempre alta la tensione nel nord del Kosovo. Dopo i nuovi scontri dei giorni scorsi fra i militari della Kfor e la popolazione serba, i manifestanti continuano a mantenere le barricate. Martedì il presidente della Serbia, Boris Tadic, aveva invitato i serbi a rimuovere i posti di blocco. Il suo appello è stato accolto positivamente da una parte e dall’altra. Negativa invece la reazione del sindaco del settore serbo di Kosovska Mitrovica, la principale città del nord del Kosovo, che ha parlato di presa di posizione sorprendente da parte del presidente. Tadic ha dichiarato che gli interessi nazionali serbi in Kosovo non possono essere difesi con le barricate ma con il dialogo e il negoziato fra le parti.

10 morti in attacco a nord est di Baghdad
È di dieci morti e almeno 20 feriti il bilancio dell'esplosione di un'autobomba in un mercato di legumi di Khales, 65 km a nordest di Baghdad. Lo riferiscono fonti della sicurezza ed ospedaliere. Ieri il vice presidente Joe Biden ha firmato a Baghdad un accordo quadro strategico per la cooperazione bilaterale. Dopo il colloquio con il primo ministro iracheno Nuri al Maliki, ha dichiarato che gli Stati Uniti puntano a “stabilire ampie relazioni basate sul rispetto” con l'Iraq, dopo il ritiro completo delle truppe americane dal Paese, previsto entro la fine di dicembre.

Il movimento Occupy Wall Street manifesta di fronte a Obama
Oltre un centinaio di attivisti del movimento Occupy Wall Street hanno manifestato a Manhattan davanti ad un albergo che ospitava Barack Obama. Il presidente americano era nell’hotel per un evento di raccolta fondi in vista delle elezioni presidenziali. Uno degli organizzatori della protesta ha dichiarato che le elezioni creano un serio conflitto d’interessi, perché i politici raccolgono contributi per la loro campagna da istituzioni finanziarie e aziende a cui dovrebbero poi dettare regole. Nella notte tra martedì e mercoledì, un esercito di 1.400 agenti ha sgomberato centinaia di manifestanti che da due mesi si erano accampati davanti al municipio di Los Angeles, seguendo l'esempio della protesta Occupy Wall Street di New York. La polizia ha arrestato circa 200 persone.

Clinton in Birmania: pronti a migliorare le relazioni diplomatiche
Gli Stati Uniti sono pronti ad avviare discussioni con la Birmania per migliorare le relazioni diplomatiche tra i due Paesi a partire dal ritorno dell'ambasciatore Usa dopo due decenni di assenza. Nei primi colloqui con i leader del nuovo regime, il segretario di Stato americano Hillary Clinton, in visita in Birmania, ha assicurato il sostegno degli Usa ai tentativi di riforma in atto nel Paese che però ha giudicato ancora “insufficienti”. Al termine del suo storico incontro con il presidente Thein Sein, il segretario di Stato americano ha esortato la Birmania a tagliare i "legami illegali" con la Corea del Nord, la cui esistenza non è per altro riconosciuta dal governo di birmano. Migliori relazioni con gli Stati Uniti saranno possibili – ha detto la Clinton - solo se l'intero governo rispetterà il consenso internazionale contro la proliferazione delle armi nucleari".

Mosca chiede a Pyongyang di ammettere ispettori sul nucleare
La Russia ha chiesto alla Corea del Nord di “fermare i suoi piani di arricchimento dell'uranio” e consentire “il ritorno degli ispettori dell'Onu” per spianare la strada a colloqui internazionali. Dopo che ieri Pyongyang ha confermato che il suo programma di arricchimento dell'uranio sta procedendo “abbastanza velocemente”, Mosca invoca oggi il ritorno degli ispettori dell'Agenzia internazionale dell'Energia Atomica (Aiea) per verificare se si tratta di piani pacifici come asserisce la Corea del Nord. “La consistente messa in atto del programma di arricchimento dell'uranio in Corea del Nord non può non creare serie preoccupazioni”, si legge in una nota diffusa sul sito del ministero degli Esteri russo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Giovanni Cossu)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 335







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