2011-12-01 14:20:10

"Scienza e Vita": l’eutanasia è una sconfitta per la società


“Il suicidio assistito di Lucio Magri turba profondamente e vanno evitate strumentalizzazioni che nulla hanno a che fare con una morte che ci invita a una riflessione non demagogica”: questo il commento di Lucio Romano, copresidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita. “Ogni volta che un uomo si toglie la vita è una sconfitta e una ferita per l’intera società, - prosegue Romano - che non ha saputo raccogliere il grido di sofferenza, di dolore, di solitudine che era stato lanciato, e che non è riuscita a prendersi cura di una persona nella massima fragilità”. “Inoltre, elogiare questo gesto estremo veicola un messaggio pericoloso e destabilizzante che vede l’eutanasia come unica soluzione alla depressione o ad altro”. “Giustificare e legalizzare l’eutanasia introdurrebbe nella società una cultura devastante, per cui la soluzione definitiva a problemi estremi sarebbe riposta nella morte volontaria assistita”. “E’ davvero questo – si chiede infine Lucio Romano – il messaggio che si vuole lanciare a chi si trova in difficoltà? O piuttosto incentivare al suicidio non è che una forma distorta di compassione, una deresponsabilizzazione collettiva spacciata per filantropia?”. Lucio Magri, uno dei fondatori del ‘Manifesto’ è morto a 79 anni. Ha scelto di morire andando in Svizzera, in una di quelle cliniche dove praticano il suicidio assistito. (A.L.)







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