2011-11-30 15:20:23

Colombia: solidarietà dei vescovi alle famiglie dei 4 ostaggi uccisi dalle Farc


La Conferenza episcopale della Colombia esprime solidarietà e vicinanza alle famiglie dei quattro ostaggi, uccisi la scorsa settimana da guerriglieri delle ‘Forze armate rivoluzionarie della Colombia’ (Farc). “Continueremo a lavorare instancabilmente – si legge nel comunicato dei vescovi - per l’ideale di una società in pace, nella quale si rispetti la vita e sia riconosciuta pienamente la dignità di ogni persona”. Una società – aggiungono i presuli – in cui la libertà sia un valore centrale. I vescovi esortano anche i colombiani a non perdere la speranza, a guardare al futuro con la certezza che l’amore e la giustizia sono più forti di tutto ciò che cerca di distruggere la società. Gli ostaggi, appartenenti alle forze dell’ordine, erano stati sequestrati oltre 12 anni fa. Sono stati uccisi mentre le forze di sicurezza si stavano avvicinando al campo dove erano detenuti. Un quinto ostaggio, il sergente di polizia Luis Alberto Erazo Maya, è riuscito a fuggire. “I guerriglieri delle Farc – ha detto l’uomo durante un’intervista rilasciata a ‘Caracol Radio’ - non hanno né rimorsi né coscienza”. “Hanno mentito per ammazzarci. Ci avevano detto che di fronte al rumore di spari avremmo dovuto seguirli per salvarci. Avevano detto che ci avrebbero protetti”. “I miei compagni – ha spiegato – l’hanno fatto e per questo sono morti”. Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha definito l’uccisione dei quattro ostaggi “un crimine contro l'umanità”. (A.L.)







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