2011-11-26 08:14:20

India. Il cardinale Gracias: la Chiesa sostiene l’emancipazione degli oppressi


“La Chiesa in India è chiamata a contribuire allo sviluppo della nazione adoperandosi per l’emancipazione degli oppressi (dalit, popolazioni tribali e poveri)”. Lo ha detto il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente dei vescovi indiani aprendo a Kochi , in Kerala, i lavori dell’undicesima assemblea del Consiglio Cattolico dell’India (CCI), l’organo consultivo della Conferenza episcopale (Cbci). Il tema dell’assemblea, che vedrà riuniti fino a domani 150 tra vescovi, sacerdoti, religiose e laici dei tre riti in cui è suddivisa la Chiesa indiana, è: “Il ruolo della Chiesa per un’India migliore”. Nel suo intervento introduttivo – riferisce l’agenzia Ucan - il cardinale Gracias, ha sottolineato che: “Non può esserci progresso senza pace” e che “senza giustizia e perdono non vi può essere pace”. Il porporato ha poi rilevato che uno dei principali ostacoli allo sviluppo dell’India è la corruzione esortando quindi ad un maggiore impegno per estirpare questa piaga dalla società indiana. Tra gli interventi della prima giornata di lavori della CCI vi è stato anche quello di mons. George Alencherry, nuovo arcivescovo maggiore della Chiesa siro-malabarese, che ha evidenziato come la globalizzazione e il consumismo abbiano allargato il divario tra ricchi e poveri in India: “I poveri e i dalit sono sfruttati e se non affrontiamo questo problema – ha detto - il Paese non potrà progredire”. Il presule ha quindi sottolineato l’importanza della collaborazione con le altre comunità religiose in questo ambito. Il tema dell’assemblea, nel corso della quale i partecipanti scambieranno esperienze, riflessioni e proposte, sarà anche il titolo della prossima assemblea plenaria biennale dei vescovi indiani nel 2012. (A cura di Lisa Zengarini)







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