Sostegno all'Italia del premier Monti da Francia e Germania. No della Merkel agli
Eurobond
"Riforme strutturali impressionanti": sono quelle messe in campo dall’Italia, secondo
la cancelliera tedesca Merkel che, ieri a Strasburgo, ha incontrato il premier italiano
Monti assieme al presidente francese Sarkozy. Anche se permangono le divisioni su
Eurobond e Bce, è stato espresso un forte sostegno al governo di Roma, che oggi discute
di Ici e rendite casa. Il servizio di Laura Serassio:
Sul versante
italiano, il Premier Mario Monti ha confermato che l’obiettivo è il pareggio di bilancio
nel 2013 – un impegno preso con le istituzioni comunitarie già dal governo precedente
– e che per raggiungerlo intende lavorare con rigore e in tempi rapidi. Anche a Strasburgo,
come a Bruxelles due giorni prima, Monti ha incassato il sostegno dei suoi omologhi
francese e tedesco, che hanno definito le sue misure “impressionanti”. Sul versante
comunitario, è emersa una netta chiusura circa l’affidamento di un ruolo maggiore
alla Banca centrale europea per combattere la crisi del debito. Se i tre leader si
sono astenuti da ipotesi che coinvolgono la BCE, ribadendo l’indipendenza dell’istituzione,
sull’integrazione delle politiche economiche nell’Eurozona potrebbero invece esserci
presto degli sviluppi. Dopo le proposte presentate in questo senso mercoledì dalla
Commissione europea, ieri il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha dichiarato che,
insieme alla Germania e auspicabilmente anche all’Italia, intende presentare al Vertice
europeo di dicembre delle proposte per rafforzare la governance dell’eurozona. Nessuna
intesa, invece, sugli eurobond, a causa del netto rifiuto di Berlino. Per Monti sono
invece “una buona idea, che diventerebbe però pericolosa al di fuori del contesto
di un’unione fiscale rafforzata e solida”. Non solo, Monti si è anche detto favorevole
a sanzioni automatiche in caso di violazione dei vincoli di bilancio. I mercati
europei non hanno però premiato l’incontro di Strasburgo e sono rimasti deboli, orfani
anche di Wall Street rimasta chiusa per la Festa del Ringraziamento negli Stati Uniti,
stamani pure le borse asiatiche sono in calo. Intanto rimane aperto il dibattito sugli
Eurobond, ma - come abbiamo sentito - sull’emissione delle obbligazioni europee la
Germania rimane scettica. Ad Antonio Villafranca, responsabile del programma Europa
dell’Ispi di Milano, Stefano Leszczynski ha chiesto come mai Berlino teme così tanto
gli Eurobond: