2011-11-25 08:01:56

Sostegno all'Italia del premier Monti da Francia e Germania. No della Merkel agli Eurobond


"Riforme strutturali impressionanti": sono quelle messe in campo dall’Italia, secondo la cancelliera tedesca Merkel che, ieri a Strasburgo, ha incontrato il premier italiano Monti assieme al presidente francese Sarkozy. Anche se permangono le divisioni su Eurobond e Bce, è stato espresso un forte sostegno al governo di Roma, che oggi discute di Ici e rendite casa. Il servizio di Laura Serassio: RealAudioMP3

Sul versante italiano, il Premier Mario Monti ha confermato che l’obiettivo è il pareggio di bilancio nel 2013 – un impegno preso con le istituzioni comunitarie già dal governo precedente – e che per raggiungerlo intende lavorare con rigore e in tempi rapidi. Anche a Strasburgo, come a Bruxelles due giorni prima, Monti ha incassato il sostegno dei suoi omologhi francese e tedesco, che hanno definito le sue misure “impressionanti”. Sul versante comunitario, è emersa una netta chiusura circa l’affidamento di un ruolo maggiore alla Banca centrale europea per combattere la crisi del debito. Se i tre leader si sono astenuti da ipotesi che coinvolgono la BCE, ribadendo l’indipendenza dell’istituzione, sull’integrazione delle politiche economiche nell’Eurozona potrebbero invece esserci presto degli sviluppi. Dopo le proposte presentate in questo senso mercoledì dalla Commissione europea, ieri il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha dichiarato che, insieme alla Germania e auspicabilmente anche all’Italia, intende presentare al Vertice europeo di dicembre delle proposte per rafforzare la governance dell’eurozona. Nessuna intesa, invece, sugli eurobond, a causa del netto rifiuto di Berlino. Per Monti sono invece “una buona idea, che diventerebbe però pericolosa al di fuori del contesto di un’unione fiscale rafforzata e solida”. Non solo, Monti si è anche detto favorevole a sanzioni automatiche in caso di violazione dei vincoli di bilancio.
I mercati europei non hanno però premiato l’incontro di Strasburgo e sono rimasti deboli, orfani anche di Wall Street rimasta chiusa per la Festa del Ringraziamento negli Stati Uniti, stamani pure le borse asiatiche sono in calo. Intanto rimane aperto il dibattito sugli Eurobond, ma - come abbiamo sentito - sull’emissione delle obbligazioni europee la Germania rimane scettica. Ad Antonio Villafranca, responsabile del programma Europa dell’Ispi di Milano, Stefano Leszczynski ha chiesto come mai Berlino teme così tanto gli Eurobond: RealAudioMP3







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