2011-11-25 15:52:35

Filippine. Indagini lente sull’assassinio di padre Tentorio. Appello al presidente: stop all’impunità


Porre fine immediatamente all’impunità che regna ad Arakan Valley e in tutta l’isola di Mindanao; promuovere con ogni mezzo la giustizia e la trasparenza nel caso dell’omicidio di padre Fausto Tentorio, missionario del Pime ucciso il 17 ottobre ad Arakan. E’ quanto chiede la società civile di Mindanao, in un appello al presidente Benigno Aquino, alla vigilia della manifestazione di solidarietà e preghiera che si terrà dal 26 al 29 novembre a Mindanao, dedicata al missionario ucciso e promossa dal movimento “Giustizia per Padre Tentorio”, che riunisce oltre 50 fra associazioni e congregazioni religiose di Mindanao. Il movimento ha promosso l’appello e avviato una raccolta di firme per sostenerlo. Il testo, inviato all’Agenzia Fides, ricorda che “dopo l'assassinio di Padre Tentorio le violazioni dei diritti umani si sono intensificate a Arakan a causa della militarizzazione e dell’impunità dilagante”. Il 20 ottobre, tre giorni dopo l’omicidio di padre Fausto, è stato ucciso Ramon Batoy, altra vittima di esecuzioni extragiudiziali in Arakan. I militari, prosegue il testo, “continuano a detenere e a torturare altri due contadini indigeni del villaggio”, accusandoli di essere membri dei ribelli comunisti del New People’s Army. Come conseguenza, più di 150 famiglie hanno lasciato Arakan, temendo ulteriori violazioni dei diritti umani per mano dei militari. “E’ l’impunità che permette alle forze statali di commettere atrocità” nota il manifesto, che contesta anche la lentezza delle indagini sul caso Tentorio e il tentativo di coinvolgere alcuni dei suoi collaboratori nell’omicidio. La società civile ribadisce le sue richieste: un'inchiesta indipendente sull'uccisione del missionario e del leader tribale e il rilascio immediato degli altri indigeni; creare un'atmosfera che incoraggi i testimoni e garantire la loro sicurezza; ritirare tutti i distaccamenti militari da Arakan; fermare le atrocità militari e gli abusi; smantellare il gruppo paramilitare Gantangan operante nel quadro delle operazioni di contro-insurrezione del governo Aquino. Il gruppo, denuncia il documento, recluta indigeni come guardie della società minerarie, continua a minacciare e uccidere tribali che difendono le loro terre ancestrali e si oppongono alla militarizzazione delle loro comunità.







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