2011-11-25 15:30:20

Ancora sangue in Siria. La Lega Araba minaccia sanzioni


La Siria è sempre preda della violenza: 33 morti in 24 ore. Stando alle rivendicazioni delle opposizioni e dell'Esercito siriano libero (Esl), diciotto tra soldati dell'esercito regolare e piloti dell'aeronautica sono stati uccisi in due diversi attacchi nel centro del Paese, epicentro della rivolta. Intanto, è scaduto l’ultimatum della Lega Araba a Damasco. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Senza accordo è scaduto alle 13.00 ora del Cairo (le 12.00 in Italia), l'ultimatum imposto dalla Lega Araba a Damasco per accettare il memorandum per la missione di osservatori arabi in Siria. Ora si parla di sanzioni che, negli intenti dei ministri arabi, non dovranno colpire la popolazione. La Lega Araba chiedeva alla delegazione siriana di firmare il memorandum per l'invio in Siria della missione di osservatori: gli osservatori dovrebbero verificare l'applicazione dei vari punti del piano che prevede, oltre all’uscita di scena del presidente Assad, la fine delle violenze, il ritiro delle truppe e di ogni altra unità armata dai centri urbani teatro della repressione, la liberazione di tutte le persone fermate dalle forze presidenziali dal 15 marzo ad oggi. Oltre 14 mila, secondo attivisti. Damasco prima ha accettato il piano, poi ha cercato di porre condizioni: conoscere in anticipo luoghi e tempi delle visite degli osservatori ed evitare ricercatori per i diritti umani. Le sanzioni immaginabili potrebbero andare dalla sospensione dei collegamenti aerei civili all'interruzione di ogni rapporto con la Banca centrale siriana, fino al congelamento di conti bancari governativi e alla cessazione di ogni rapporto finanziario.

Israele: la riconciliazione tra Anp e Hamas allontana la pace
“Ogni avvicinamento fra l'Anp di Abu Mazen e Hamas allontana ulteriormente la pace”. Questa la conclusione espressa dal governo israeliano all'incontro, tenutosi ieri al Cairo, fra il presidente palestinese e il leader politico di Hamas, Khaled Meshaal. Nell’occasione, i due dirigenti palestinesi hanno comunicato che le elezioni legislative e presidenziali palestinesi si terranno entro maggio 2012. Le due fazioni hanno anche deciso l’avvio di un nuovo partenariato, segnato dal superamento delle passate divergenze.

Scontri in Nigeria, almeno 10 i morti
In Nigeria, ancora violenze: almeno dieci persone sono morte ieri nella città di Jos, nella parte centrale del Paese abitata da cristiani e musulmani. Gli scontri avvengono per il controllo di capi di bestiame e terre coltivabili. L'esercito ha imposto un coprifuoco di 24 ore.

Kenya, 6 morti e 27 feriti in un duplice attentato a Garissa
Sei persone sono morte e 27 sono rimaste gravemente ferite in due attacchi terroristici a Garissa, città del Kenya a confine con la Somalia. Le esplosioni si sono verificate contemporaneamente la notte scorsa in un ristorante e in un centro commerciale. Tra i morti, due bambini che giocavano nei pressi della struttura.

Sudan: l’Onu denuncia 60 mila sfollati nello Stato del Nilo Azzurro
Sono 60 mila i profughi delle violenze nello Stato del Nilo Azzurro, lo Stato petrolifero del Sudan. Lo ha annunciato l'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari dell'Onu (Ocha). “Per colpa degli scontri perduranti, i civili continuano a essere costretti alla fuga o gravemente colpiti”, dice l'Ocha in un rapporto. Tre settimane fa, l'esercito di Khartoum ha annunciato di aver preso il controllo della città di Karmuk, feudo dei ribelli del Movimento popolare di liberazione del Sudan.

Urne aperte in Marocco, rischio astensionismo
In Marocco oggi si vota. Si tratta delle prime elezioni politiche dopo la riforma costituzionale varata da re Mohammed VI per placare le proteste. Trentuno i partiti in lizza per eleggere i 395 membri della Camera dei rappresentanti. Tra i favoriti, il partito moderato islamico Giustizia e sviluppo. I rischi sono rappresentati dall'astensionismo e dagli appelli al boicottaggio da parte del "Movimento 20 febbraio", che ha dato il via alle proteste ma che non riconosce la nuova Costituzione come davvero democratica.

Presidenziali in Russia il 4 marzo 2012
Si terranno il 4 marzo 2012 le presidenziali in Russia. Hanno già annunciato di voler correre per il Cremlino il premier Vladimir Putin, il leader comunista Ghennadi Ziuganov, quello ultranazionalista Vladimir Zhirinovski e lo scrittore di opposizione Eduard Limonov. L’attuale presidente Medvedev ha detto che non si candiderà. Secondo un sondaggio della società Levada, alle legislative del 4 dicembre il partito Russia unita di Putin perderà la maggioranza dei due terzi in parlamento.

Ennesimo suicidio in una fabbrica cinese
Nuovo suicidio in una fabbrica della Foxconn in Cina, una società taiwanese che produce pezzi per i prodotti Apple. Un'operaia ventenne si è tolta la vita lanciandosi dal quarto piano dell'impianto industriale. L'anno scorso, i suicidi tra i dipendenti della società sono stati 14, da attribuire alle pessime condizioni di lavoro. Per ovviare al problema e non migliorare le condizioni di lavoro, la compagnia ha fatto firmare ai propri dipendenti un impegno a non suicidarsi e ha poi deciso di sostituirne migliaia con robot e macchine.

Colera ad Haiti: 6.700 le vittime da gennaio 2010
Sono salite a 6.700 le vittime del colera ad Haiti. Lo riferisce un recente rapporto dell'Onu. Oltretutto, nel mese di settembre sono stati registrati 21.797 casi di persone colpite dalla malattia. Da tempo, diverse fonti locali affermano che l'epidemia è stata diffusa dai caschi blu nepalesi, giunti nel Paese per aiutare la popolazione dopo il sisma del 2010. Di recente, l'Ong “Justicia y democrazia en Haiti” ha intrapreso una azione legale, sostenendo che l'Onu e i caschi blu della Minustah devono risarcire le vittime e i loro familiari per non aver fatto i dovuti controlli sanitari ai soldati. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Giovanni Cossu)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 329







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