2011-11-24 13:29:07

Maltempo. L'arcivescovo di Messina: riscoprire il senso di responsabilità nei confronti dell'uomo e del territorio


Si aggrava il bilancio delle vittime a causa delle alluvioni che hanno flagellato il sud d'Italia, soprattutto Sicilia e Calabria. Nella notte, i soccorritori hanno recuperato a Saponara, in provincia di Messina, il corpo di una donna di 24 anni. Le altre tre vittime sono un bambino di 10 anni e due uomini - padre e figlio - rimasti intrappolati, sempre a Saponara, nella loro abitazione. Su questa ennesima tragedia legata al maltempo, Luca Collodi ha intervistato l’arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana:RealAudioMP3

R. - Come pastore, anzitutto, vorrei esprimere la mia affettuosa vicinanza alle famiglie che hanno subito la perdita tragica di congiunti. Vorrei esprimere vicinanza ai parroci, ai sindaci, alle forze dell’ordine, a tutti i volontari, a tutti coloro che si stanno adoperando con infaticabile impegno per aiutare, sostenere quanti sono stati colpiti da questo nubifragio violento.

D. – C’è una domanda che in queste ore molti si fanno, pensando anche alla Liguria, alla Toscana, all’Isola d’Elba e ad altre parti d’Italia: queste tragedie si potevano, si possono evitare? L’uomo può essere più responsabile nella gestione del territorio?

R. - Non possiamo certamente prevenire questi fenomeni eccezionali, ma possiamo fare tantissimo perché fenomeni eccezionali non incidano così tanto e a livello drammatico nella vita degli uomini. C’è bisogno di rispettare la natura, c’è bisogno di prevenire i danni ma soprattutto, c’è bisogno di controllo e di vigilanza. In questi anni ci siamo forse un po’ troppo fermati, addormentati, cullati, nel senso che abbiamo pensato che niente e nessuna cosa avrebbe potuto mai scomodarci; e, quindi, abbiamo forse concesso troppo, ecceduto in costruzioni, in tutto ciò che poteva sembrare un vantaggio o un guadagno per quella singola persona o per quel singolo comune. Adesso abbiamo fortemente bisogno di riscoprire quel senso di responsabilità nei riguardi dell’ambiente, nei riguardi degli altri, nei riguardi di noi stessi. Parlo di noi cittadini: noi stessi non abbiamo ancora un forte senso di responsabilità, perché troppo orientati al momentaneo vantaggio.

D. - I parroci delle parrocchie interessate dall’alluvione, come si stanno muovendo?

R. - Hanno movimentato tutte quelle forze vive che caratterizzano la vita delle nostre comunità parrocchiali. So che ieri, ad esempio, c’è stato un grandissimo raduno di volontari che poi si sono subito attivati. Una bella notizia, pur nella vicenda triste, che stiamo vivendo: la bella notizia di uomini e donne di buona volontà che si stanno mettendo al servizio dei fratelli, anche per manifestare questo senso di appartenenza civile ed ecclesiale. (bi)







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