Yemen. Il presidente Saleh firma l'accordo per la transizione. La piazza chiede che
sia processato
Migliaia di persone esultanti sono scese in piazza a Sanaa, capitale dello Yemen,
dopo che il presidente Saleh ha firmato a Riad l’accordo per la transizione dei poteri.
I dimostranti esprimono al contempo la loro opposizione all’immunità che l’intesa
concede al capo di stato chiedendo che venga processato. L’accordo, salutato positivamente
dagli Stati Uniti giunge dopo oltre 10 mesi di proteste. Il piano proposto dai
Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, in accordo con l’opposizione yemenita,
prevede dunque il trasferimento delle funzioni, ma Saleh rimarrebbe presidente a titolo
onorifico per 90 giorni, mentre il suo vice, Hadi, sarebbe capo di Stato per due anni:
dopo tale scadenza, verrebbero organizzate nuove elezioni presidenziali e legislative.
Ma c’è il rischio che, attraverso tale processo, Saleh continui a influenzare il futuro
dello Yemen? Al microfono di Giada Aquilino risponde Renzo Guolo, docente
di Sociologia dell’Islam all’Università di Padova: