Ennesimo episodio di violenza anticristiana in Vietnam, stavolta ai danni di una comunità
protestante nella municipalità di Hanoi. L’agenzia AsiaNews ha notizia di un assalto
alla casa di preghiera dell’Agape Baptist Church nel villaggio di Lai Tao, in cui
sono rimaste ferite tre persone: il pastore e due fedeli, di cui una donna, ex funzionaria
locale del partito comunista, pur in gravi condizioni e bisognosa di un intervento
chirurgico, è stata rifiutata da almeno tre ospedali della città. “Sopportare con
pazienza le sofferenze e offrirle a Gesù – così si è espresso il capo della comunità
all’indirizzo dei fedeli – sono sicuro che il vostro sangue versato ora è unito al
sangue di Cristo nel dolore”. Non è la prima volta che l’area intorno alla capitale
vietnamita di Hanoi è teatro di violenze come questa: un esempio è la controversia
sulla parrocchia di Thai Ha, da tempo al centro di una disputa per la proprietà del
territorio intorno al monastero della casa dei Redentoristi, regolarmente acquistato
da questi nel 1928, ma diventato parco pubblico. Il superiore generale della Congregazione,
padre Michael Brehl, ha fatto pervenire alla Fides il testo di un suo messaggio di
solidarietà inviato ai confratelli del Vietnam, affinché la vera giustizia possa prevalere
e i diritti di tutti, parrocchiani compresi, possano essere rispettati. Da circa un
mese, infatti, i religiosi subiscono atti intimidatori e sono additati come “elementi
antisociali”. (R.B.)