21 novembre
2011 - Benedetto XVI alla Messa di ieri mattina nello stadio di Coutonou :
"Questo è il Re che celebriamo!Indubbiamente questo ci può sembrare sconcertante!
Ancor oggi, come 2000 anni fa, abituati a vedere i segni della regalità nel successo,
nella potenza, nel denaro o nel potere, facciamo fatica ad accettare un simile re,
un re che si fa servo dei più piccoli, dei più umili, un re il cui trono è una croce.
E tuttavia, ci dicono le Scritture, è così che si manifesta la gloria di Cristo: è
nell’umiltà della sua esistenza terrena che Egli trova il potere di giudicare il mondo.
Per Lui, regnare è servire! E ciò che ci chiede è di seguirlo su questa via, di servire,
di essere attenti al grido del povero, del debole, dell’emarginato. " Servire:
un singolare modo di regnare. Servire è l'attitudine del crstian, che si ispira direttamente
al creatore. Un promemoria importante tanto più s eproveniente dall'Africa, che
ha rifornito di servi, o meglio di schiavi, paesi più richi e spregiudicati... Un
concetto ribadito più volte nella stessa esortazione apostolica post-sinodale Africae
Munus, consegnata proprio al termine della S. Messa... E poi il servizio della
politica, oggi in Italia sfiduciata. Il servizio della Rete agli aspiranti
scrittori, il servizio dei vescovi, chiamati dal Santo Padre "servitori del gregge"
nelle dichiarazioni dell'arcivescovo di Milano Angelo Scola. Poi una nuova
collana delle edizioni Lindau dedicata al capovolgimento di prospettiva per eccellenza
del pensiero cristiano : le Beatitudini per tutti, in cui si confrontano personalità
diverse, a cominicare da Adriano Sofri e il caridnale Gianfranco Ravasi
su "Beati i poveri di spirito"...