Inghilterra: i vescovi anglicani contro i tagli del governo al welfare
18 vescovi anglicani della Chiesa di Inghilterra, sostenuti dalla più alta autorità
della Comunione anglicana, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, hanno chiesto
in una lettera aperta al governo Cameron di rivedere la legge di riforma del welfare
perché giudicata “ingiusta”. I vescovi sono soprattutto preoccupati che se entrasse
in vigore, la riforma spingerebbe la fascia più debole e vulnerabile della popolazione
nella più “grande povertà”. La lettera - riferisce l'agenzia Sir - è stata pubblicata
ieri sulla rivista “The Observer” e porta la firma dei vescovi di 18 diocesi anglicane
del Paese, da Bath a Leeds. “L'introduzione di un tetto sui benefici, come suggerito
nel disegno di legge di riforma del Welfare, potrebbe spingere alcuni dei bambini
più vulnerabili del Paese in grave povertà”. I vescovi ricordano le proiezioni della
Associazione "Children's Society” secondo la quale 70 mila adulti e 210 mila bambini
sarebbero colpiti dalla diminuzione delle risorse spingendo addirittura 80 mila persone
a ritrovarsi senza una casa. “La Chiesa di Inghilterra – si legge nella lettera –
ha un impegno ed un obbligo morale di dare voce a coloro che non hanno voce. Siamo
pertanto chiamati a parlare per tutti quei bambini che potrebbe trovarsi di fronte
ad una più grave povertà e potenzialmente dei senza fissa dimora a causa delle circostante
in cui si trovano i loro genitori. Un simile impatto è profondamente ingiusto”. (R.P.)