Mons. Eterović: Gesù libera l'Africa da tutte le schiavitù
Sui contenuti dell’Esortazione apostolica post-sinodale “Africae munus”, Massimiliano
Menichetti ha intervistato mons. Nikola Eterović, segretario generale
del Sinodo dei Vescovi:
R. - Si invita
tutta la Chiesa a vivere la realtà della riconciliazione con Dio e con il prossimo
per essere strumento di pace, operatrice di giustizia nella società in cui Dio l’ha
chiamata a vivere e ad operare. Il Santo Padre, con questo documento, dà alla Chiesa
in Africa indicazioni concrete per l’attività pastorale nei prossimi decenni, sottolineando
la priorità della ‘missio ad gentes’, l’annuncio del Vangelo alle persone che ancora
non conoscono Gesù Cristo. Benedetto XVI invita anche i vescovi e tutti gli agenti
della Chiesa a dinamizzare l’evangelizzazione attuale, soprattutto alla luce delle
riconciliazione, della giustizia e della pace.
D. - Si parla anche di
una grande spinta dei laici in prima linea per quanto riguarda questa nuova evangelizzazione?
R.
- I laici, ben formati alla luce del Vangelo e della Dottrina della sociale della
Chiesa, sono invitati a portare la luce del Vangelo, diventando sale della terra nelle
loro famiglia, negli ambienti dove vivono e lavorano, così come nel campo della cultura,
dell’economia e anche della politica. Un campo dei laici che il documento mette in
risalto e invita tutti a non aver paura di dare testimonianza pubblica dell’essere
cristiani: uno dei messaggi importanti del documento, come era del Sinodo, è la certezza
che Gesù Cristo libera l’Africa da tutte le paure ancestrali, dagli spiriti cattivi,
dalle pratiche della magia e della stregoneria… Gesù Cristo Risorto, che ha vinto
il peccato e la morte, può liberare l’Africa da ogni forza che la paralizza! L’invito
del Papa Benedetto XVI “Africa, alzati e cammina” è l’idea guida anche dell’Esortazione,
che offre la luce del Vangelo, la forza dello Spirito Santo per realizzare tale progetto
esigente, ma anche possibile grazie alla Divina Provvidenza.
D. - Possiamo
dire, in estrema sintesi, che questa Esortazione è un grande invito alla conversione,
affinché siano spezzate tutte le catene che tengono sotto scacco le realtà sociali
dell’Africa?
R. - L’appello per la riconciliazione vale per tutta la
Chiesa, per tutto il mondo. Il Santo Padre si rivolge, in modo particolare all’Africa,
dove ci sono purtroppo anche situazioni di violenza, di guerre e tanti problemi e
ancora tante sfide. Il messaggio del Vangelo è il lievito che deve capovolgere questa
situazione: la Chiesa deve annunciare quello che già vive, deve annunciare la riconciliazione
nel suo seno. La Chiesa, famiglia di Dio, che è pellegrina in Africa, deve dare esempio
di questa riconciliazione e dunque di una fratellanza cristiana che supera ogni barriera,
ogni divisione di lingua, di cultura e di etnia, per impegnarsi - tutti insieme -
anche nella costruzione della pace e della giustizia, che sono temi molto attuali
per il mondo intero e in modo particolare per l’Africa. (mg)