L'arcivescovo di Cotonou: la visita del Papa in Benin è una benedizione per tutta
l'Africa
Ieri sera, migliaia di cattolici beninesi hanno promosso una fiaccolata per le vie
di Cotonou, pregando e cantando in segno di gioia per la visita del Papa in Benin.
Sul significato di questo viaggio, il nostro inviato Massimiliano Menichetti
ha intervistato il presidente della Conferenza episcopale del Paese e arcivescovo
di Cotonou, mons. Antoine Ganyé:
R. – Questa
visita del Papa per noi significa la benedizione del Signore, l’abbondanza della sua
misericordia per tutto il Paese, per tutta l’Africa. Tutta la gente è molto contenta
di accogliere il Santo Padre qui in Benin.
D. – Questa visita avviene
in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’evangelizzazione del Benin…
R.
- La Chiesa del Benin è una Chiesa viva, è una Chiesa giovane e questo è un avvenimento
molto importante. Il Papa verrà a confermarci nella fede per dirci una parola da padre,
di coraggio, per essere veramente cristiani.
D. - Benedetto XVI vi consegnerà
l’Esortazione apostolica post-sinodale…
R. – Io penso che questo documento
sia molto importante perché ci parla della riconciliazione, della giustizia e della
pace. Abbiamo bisogno di questi tre valori nella nostra terra africana perché dappertutto
c’è la guerra, non c’è ancora la pace secondo la volontà di Dio. Abbiamo bisogno di
questo documento per comprendere di più che la riconciliazione, la pace, la giustizia,
possono e devono passare nella nostra vita cristiana per renderci testimoni di Cristo.
D.
– La visita del Papa che viene per confermare nella fede e questo documento riusciranno
a dare una nuova spinta al Benin e a tutta l’Africa?
R. - Penso di sì,
con la grazia di Dio: non si fa niente senza di essa. Sta a noi accogliere questo
documento e pregare di riceverlo nella fede, nella speranza, nella carità e chiedere
al Signore di darci un cuore veramente umano. Questo documento può aiutarci ad andare
avanti per realizzare la pace, la giustizia e la riconciliazione.
D.
– Lei cosa intende dire al Papa?
R. - Presenterò al Papa la Chiesa del
Benin, dirò tutta la gioia dei cristiani, ma anche dei non cristiani per questa presenza,
poi chiederò la sua benedizione sul Paese e su tutta la terra africana.
D.
- Cosa serve per crescere ancora di più nella fede?
R. – Dobbiamo lavorare
per incarnare l’amore di Dio. Questo è vero per tutta l’Africa: abbiamo bisogno di
pregare, di lavorare perché l’amore di Dio sia una realtà nella nostra parola, nelle
nostre azioni, nella nostra vita.
D. – Come vi siete preparati per questa
visita?
R. – Nella preghiera, perché possiamo essere in comunione vera
con Cristo, con la Vergine Maria e con tutti i Santi, e perché questa visita del Papa
sia orientata ad amare l’altro sinceramente. (bf)