La Camera vota la fiducia al governo Monti, 556 sì, 61 no. Il neo premier: presto
misure non facili
Italia. Dopo la fiducia ottenuta ieri al Senato, 285 voti su 315, stamane Mario Monti,
ha ottenuto anche quella della Camera, 556 sì contro 61 no. Il neo premier ha esposto
il suo programma di risanamento: presto misure non facili. Ci riferisce Giancarlo
La Vella:
“Non
chiediamo una fiducia cieca, ma vigilante”. In linea con il suo intervento di ieri
al Senato, il neo premier Mario Monti si pone come leader di un esecutivo tecnico,
ma con forti spunti di dialogo con le forze parlamentari, in un’impresa che deve necessariamente
durare sino alla fine della legislatura:
“Dureremo non un minuto di
più del tempo sull’arco del quale questo Parlamento ci accorderà la fiducia. E’ mia
intenzione proiettare la mia squadra di governo e la nostra collaborazione sulla prospettiva
da qui alle elezioni. Non mi accingerei neanche - è un compito già quasi impossibile
quello che ho l’onore di ricevere - ma ci riusciremo”.
In maniera chiara,
Monti ha voluto rispondere innanzitutto a chi ha espresso, anche con toni duri, la
sua opposizione all’esecutivo. In particolare, La Lega ribadisce il no al governo
e sì alle elezioni anticipate, unico modo per salvaguardare il cammino federalista
intrapreso già nel governo Berlusconi. Ma non c’è nessun contrasto – afferma Monti
rispondendo al Carroccio – con le istanze federaliste con la coesione territoriale,
che è un valore importante che deve essere condiviso da tutti. Il neo premier risponde
poi con decisione alle accuse di coinvolgimento del suo esecutivo con i poteri forti
finanziari.
“Permettetemi di reagire in modo molto chiaro e netto sulla
questione conflitto di interessi, poteri forti e altre espressioni di pura fantasia
che considero offensive”.
E' stata dunque la volta delle dichiarazioni
di voto. Intervenendo a nome del Pdl, Angelino Alfano ha affermato che il suo gruppo
voterà compatto la fiducia a Mario Monti. Quindi, ha sostenuto che ''non ci sarà nessuna
opposizione a rivedere l'imposta sull'Ici ma resta la contrarietà ad una patrimoniale".
Dal canto suo, il leader del Pd, Pierluigi Bersani, ha annunciato che il suo gruppo
voterà la fiducia al governo Monti senza condizioni, ma porterà avanti le sue proposte.L'ex premier, Silvio Berlusconi, che non è intervenuto in Aula, ha stretto la mano
al suo successore. Quindi, all'uscita da Montecitorio, ha affermato che il governo
Monti durerà per tutto il tempo che serve al Paese. L’obiettivo che Mario Monti
prevede per il proprio esecutivo è quello di ricreare un clima di fiducia tra politica
e cittadini:
“Penso che la missione che forse ci accorderete è quella
di prolungare, intensificare, in parte ribilanciare il lavoro di risanamento, di puntare
di più alla crescita, ma nel breve periodo di permanenza al governo, credo che noi
ci sentiremo alla fine veramente contenti se vi avremo aiutati ad accrescere la credibilità
delle istituzioni presso i nostri concittadini”.(ap)