In Cina si conclude oggi nella città di Shi Jia Zhuang il Forum su Liturgia e Inculturazione,
organizzato dal Faith Institute For Cultural Studies dell’He Bei in collaborazione
con i dieci Seminari maggiori cinesi del continente. Partecipano al Forum oltre 80
persone tra vescovi, sacerdoti, religiosi, laici ed accademici, insieme con i responsabili
dei 10 Seminari maggiori continentali. Vengono ripercorsi gli ultimi 20 anni della
formazione e dello sviluppo della Liturgia della Chiesa e della sua inculturazione
in Cina. Nel discorso di apertura, il presidente onorario del Faith Institute For
Cultural Studies, il vescovo della diocesi di Yan An, mons. J. B Yang Xiao Ting, ha
sottolineato la dimensione pastorale e l’accessibilità a tutti i semplici fedeli della
liturgia. Il direttore dell’Istituto, don J. B. Zhang, ha ripercorso 20 anni di cammino
e di sforzo della comunità cattolica cinese per adeguarsi allo spirito del Concilio
Vaticano II riguardante la liturgia e per essere in comunione con la Chiesa universale.
“Dal 1991, quando la comunità cattolica continentale ha mandato il suo primo sacerdote
nelle Filippine per studiare liturgia, sono stati finora 21 i sacerdoti, più una religiosa
- tutti cinesi - che hanno studiato all’estero”. Il direttore dell’Istituto – riferisce
l’agenzia Fides - ha anche messo in luce alcuni squilibri: la mancanza dei laici e
la presenza in 20 anni di una sola religiosa. In secondo luogo, don Zhang ha così
riassunto la pubblicazione dei testi liturgici in Cina: “Negli ultimi 20 anni sono
stati pubblicati ben 128 testi liturgici in Cina, divisi in 8 categorie: Messale e
rituali dei Sacramenti (33 testi), Principi della liturgia (27), esegesi (29), dizionari
e manuali liturgici (10), Preghiere liturgiche (27), Settimanale di spiritualità liturgica
(2 pubblicazioni), calendari (5) e canti sacri”. (A.L.)