Il Papa verso il Benin. Il saluto di Monti a Fiumicino
Il Papa, dunque, ha iniziato il suo viaggio in Benin. A salutarlo stamani, all'aeroporto
di Fiumicino, il nuovo presidente del Consiglio italiano Mario Monti. L’arrivo alle
15.00 circa nell’aeroporto internazionale “Cardinale Bernardin Gantin” di Cotonou.
Il 22.mo viaggio apostolico di Benedetto XVII, il secondo in terra africana, si inserisce
nei festeggiamenti per i 150 anni dell’evangelizzazione del Paese. Tra gli eventi
principali, la consegna dell’Esortazione apostolica che raccoglie quanto emerso nel
secondo Sinodo dei Vescovi per l'Africa. Il servizio del nostro inviato, Massimiliano
Menichetti:
Il caldo africano e un cielo che nasconde a tratti il
sole offrono il loro benvenuto al Papa. Qui a Cotonou c’è chi ancora lavora per aggiustare
strade sconnesse, sistemare transenne; si stendono striscioni soprattutto nei luoghi
che visiterà il Santo Padre, si distribuiscono bandierine bianche e gialle. Secondo
i quotidiani locali, circa 60mila pellegrini si sono aggiunti alla popolazione della
capitale economica del Paese. Ad abbracciare il Papa lungo il percorso che va dall’aeroporto
internazionale “Cardinale Bernardin Gantin” alla cattedrale, l’affetto della popolazione
e tanti bambini, che dicono di voler vedere “l’uomo vestito di bianco che porta la
pace”. Il tragitto è stato studiato in modo tale che tutti i distretti di Cotonou
potranno beneficiare del passaggio di Benedetto XVI.
Bloccati per tre
giorni i mezzi pesanti in città, per motivi di sicurezza e di transito; a centinaia
di venditori ambulanti e proprietari di chioschi è stato chiesto di non occupare aree.
Continuano ad imperversare invece i fumosi e spericolati zemidjan, i motorini di Cotonou,
principale mezzo di spostamento. La papamobile compie un doppio percorso, attraverso
i due ponti sul canale tra la laguna Nokoué e l’Oceano Atlantico, per arrivare alla
cattedrale di Nostra Signora della Misericordia, che spicca con le sue linee rosse
e bianche: ad attenderlo, oltre 800 persone. Qui, il saluto dell’arcivescovo di Cotonou
e presidente della Conferenza episcopale del Benin, mons. Antoine Ganyé, e il secondo
discorso odierno del Papa dopo quello di arrivo in aeroporto. Ad accogliere Benedetto
XVI, le scritte di benvenuto in francese e nelle lingue locali, lungo le strade, sui
muri. Vicino al palazzo presidenziale anche quattro piccoli manifesti in lingua italiana
che gridano “Viva il Papa”.
Per 46 ore Benedetto XVI si immergerà nei
colori e sapori di un popolo povero economicamente, ma con la speranza nel cuore e
la voglia di alzarsi, proprio come l’invito che fece il Papa al secondo Sinodo per
l’Africa, due anni fa. Grande è l’attesa per la consegna dell’Esortazione post-sinodale,
a Ouidah, che segue i lavori del Sinodo e che incarna i valori di riconciliazione,
giustizia e pace, esortando l’Africa a seguire Cristo per vincere ogni sfida. La preghiera,
la gioia e i suoni della “Grande Africa” accompagnano il Santo Padre in questo pellegrinaggio
di speranza.