Filippine. Padre Shay Cullen: i paramilitari dietro il delitto di padre Tentorio
I responsabili dell’omicidio di padre Fausto Tentorio vanno cercati fra “gli ex membri
delle forze armate o di polizia, estromessi perché accusati di crimini, poi riciclati
in società di sicurezza private, fondate da militari in pensione, oppure divenuti
killer in affitto”: è quanto afferma in una nota inviata all’agenzia Fides padre Shay
Cullen, missionario di San Colombano, a un mese dall’omicidio di padre Fausto Tentorio,
il missionario del Pime ucciso da ignoti il 17 ottobre scorso sull’isola di Mindanao,
per ragioni ancora da chiarire. “La vita di padre Fausto Tentorio – spiega all’agenzia
Fides il missionario di San Colombano – non sarà dimenticata: aveva preso posizione
accanto agli indigeni, per aiutarli a proteggere le loro terre ancestrali e i loro
diritti da accaparratori di terra e da società minerarie”. Con il suo confratello,
padre Tullio Favali ha messo in campo “sforzi eroici per proteggere l'ambiente dagli
appetiti insaziabili delle multinazionali, e dai grandi interessi commerciali sostenuti
dalle famiglie dinastiche, che ancora governano le Filippine con eserciti privati”.
Padre Tentorio – ricorda il sacerdote - è stato “un martire missionario per i poveri
e i senza terra, ha dato la vita per una società giusta. I filippini – conclude padre
Shay Cullen - continueranno a ricordare la sua solidarietà, l'impegno e la sua dedizione
ai popoli indigeni oppressi”. Intanto procede a passo svelto l’iter per l’avvio dei
lavori della grande diga per la centrale idroelettrica “Pulangui V”, la più grande
di Mindanao, con una potenza di 300 Megawatt, che fornirà energia alle province di
Bukidnon e Cotabato. Il “Northern Mindanao Regional Development Council” ha trasmesso
il suo parere positivo al Ministero per l’Energia. Sul progetto padre Fausto aveva
espresso il suo dissenso poiché la diga sommergerà cimiteri, luoghi sacri, terreni
agricoli e di caccia delle tribù Maguindanaon e Manobo, cancellando per sempre l’identità,
la cultura e lo stile di vita di un milione di indigeni suddivisi in 27 comunità.
(A.L.)