2011-11-17 14:47:03

Tour diplomatico di Obama in Asia. A Bali il vertice Asean


Prosegue il tour diplomatico in Asia del presidente statunitense Obama. Domani tappa in Indonesia, a Bali, dove è in programma un suo intervento al vertice annuale dell’Asean, l’Associazione delle nazioni del sud est asiatico. Ieri, in Australia, l’avvertimento alla Corea del Nord per il suo programma nucleare e l’annuncio del rafforzamento della presenza militare Usa nel Paese del Pacifico. Una decisione – ha precisato il capo della Casa Bianca – che non influirà sul bilancio americano, per effetto del disimpegno in Afghanistan e Iraq. Sulla portata di questa visita Eugenio Bonanata ha intervistato Francesco Montessoro, docente di Storia dell'Asia all'Università degli studi di Milano:RealAudioMP3

R. – In qualche modo è la dimostrazione che gli equilibri si stanno spostando: il baricentro non è più nell’Atlantico, si è ormai spostato nel Pacifico. Questa, naturalmente, è una brutta notizia per l’Europa ma i fatti sono ormai questi.

D. – La Cina è preoccupata soprattutto per l’espansione della presenza militare Usa in Australia. Infatti, Pechino ha mosso obiezioni…

R. – Riportare soldati americani in questo Paese dell’Oceania è senz’altro un elemento che preoccupa Pechino perché c’è una dimensione strategico-militare che si assomma alla dimensione, invece, politica ed economica. D’altra parte, l’Asia è ormai il centro dell’economia mondiale, della manifattura mondiale. Dunque, soprattutto in condizioni di crisi economica generale, è inevitabile che vi sia questo spostamento degli interessi americani nei confronti dell’Asia. Bisogna vedere cosa effettivamente gli Stati Uniti potranno realizzare poiché gli Stati Uniti sono tutt’altro che univoci e solidali nel sostenere una politica di maggior presenza in Asia. Vi sono oscillazioni che sono legate alle prossime elezioni presidenziali.

D. Comunque per gli Stati Uniti la via d’uscita dalla crisi si gioca proprio in Asia…

R. - Sostanzialmente sì, questo è vero.

D. - In quest’ottica è da leggere il progetto di libero scambio con alcuni Paesi dell’area siglato nei giorni scorsi.. Quindi, questa visita e queste parole di Obama sono da leggere anche come un rafforzamento di quell’accordo…

R. – Gli Stati Uniti cercano proprio di creare nell’area del Pacifico una più grande area di libero scambio proprio per contenere le tendenze protezionistiche della Cina. Si tratta di un’area che per il momento riunisce soltanto una decina di Paesi. Sono ostili - la Cina in primo luogo - ma sono anche freddi i giapponesi e questo significa che non tutto è così facile.

D. – Il vertice Asean ha decretato che il Myanmar assumerà la presidenza dell’organismo nel 2014. Come leggere questa decisione?

R. – Effettivamente qualcosa è cambiato in questo Paese. Troppo poco, deve essere chiaro. Tuttavia, alcuni segni ci dicono che il regime birmano intende smussare alcuni spigoli della propria identità politica, della propria metodologia. Dunque, la liberazione di alcuni detenuti politici e soprattutto questa riforma costituzionale che tra il 2008 e il 2010 ha portato a una nuova costituzione e alle elezioni. Elezioni non libere e non democratiche che tuttavia hanno messo in rilievo la capacità di dar vita ad un regime autoritario ma un po’ meno illiberale del passato. (bf)







All the contents on this site are copyrighted ©.