2011-11-17 14:37:08

Monti al Senato: un governo “di impegno nazionale”, interventi su pensioni e Ici, tasse più eque sul lavoro


Primi passi del governo Monti. Il neo-premier è intervenuto oggi al Senato dove ha presentato il programma del suo esecutivo, quindi ha consegnato il testo del discorso alla Camera. In serata è previsto il voto di fiducia a Palazzo Madama, mentre domani sarà la volta di Montecitorio. Intanto, Monti ha incassato il sostegno europeo di Van Rompuy, Barroso e del cancelliere tedesco, Angela Merkel. Sulle misure annunciate da Mario Monti, il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Rigore di bilancio, crescita ed equità sono le tre parole chiave del programma di governo di Mario Monti che, nel suo primo discorso da presidente del Consiglio, ha innanzitutto voluto ringraziare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per il suo lavoro “in un momento difficile”. E’ dunque seguito da parte di Monti un elogio del Parlamento il cui ruolo, ha detto, verrà sempre rispettato dal suo nuovo esecutivo. Il governo, ha riconosciuto con franchezza Monti, è nato per “affrontare una situazione di seria emergenza”. Il mio, ha detto, sarà dunque un governo “di impegno nazionale” che deve basarsi sul senso dello Stato. L’Europa, ha quindi osservato, sta vivendo il suo momento più difficile dal Secondo Dopoguerra. Se fallisce l’Euro, ha aggiunto, fallisce anche l’Europa. “Non c’è l’Europa e noi, l’Europa siamo noi”, ha detto tra gli applausi. Gli investitori internazionali, ha quindi avvertito, devono essere rassicurati sulla diminuzione del rapporto tra debito pubblico e Pil. Bisogna perciò porsi obiettivi ambiziosi sul bilancio di pareggio, ma bisogna anche tornare a crescere economicamente:

“I sacrifici necessari per ridurre il debito e per far ripartire la crescita dovranno essere equi. Maggiore sarà l’equità, più accettabile saranno quei provvedimenti e più ampia – mi auguro – sarà la maggioranza che in Parlamento riterrà di poterli sostenere”.

Il programma di governo, ha affermato Monti, si compone di due parti: emergenza e ammodernamento. Di qui una serie di provvedimenti per migliorare l’economia in vista della coesione sociale. Monti si è detto favorevole ad una legge per il vincolo di bilancio delle amministrazioni pubbliche, con la vigilanza di un ente indipendente. Ineludibili, secondo Monti, alcuni interventi: i politici e dirigenti pubblici dovranno agire con sobrietà e ridurre i costi. Lotta all’illegalità e all’evasione fiscale per abbattere le aliquote. Intervento sul sistema pensionistico. Riordino delle province. E ancora riorganizzazione “del prelievo sui beni immobiliari”, giacché l’esenzione sulla prima casa, ha constatato, rappresenta un’anomalia italiana. Sul mercato del lavoro, si è infine impegnato per una tassazione più equa per favorire la crescita, in particolare dei giovani.

Grande attenzione al nuovo governo viene riservata dalla stampa internazionale, mentre apprezzamenti sono stati espressi a livello europeo. Stamani, Monti ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, che ha espresso la massima fiducia nell’Italia. I due si incontreranno la prossima settimana a Bruxelles. Gli ha fatto eco il presidente della Commissione Ue, Barroso. 'Dal canto suo, il cancelliere tedesco, Merkel, ha definito “sfide comuni” quelle di Roma e Berlino, sottolineando che su Monti si orientano “le speranze e le aspettative di tutta l’Europa”. Commenti positivi che hanno "gratificato" il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Speranze che, invece, ancora non si concretizzano sui mercati finanziari. Male la Borsa di Milano: Piazza Affari è in calo dell’1,6%. Preoccupa, soprattutto, lo spread tra Btp e Bund tedeschi salito a 545 punti per poi scendere a 500. Non va meglio per la Francia con il differenziale tra i titoli di Stato e il Bund che ha toccato quota 203 e per la Spagna che ha raggiunto quota 500. Per entrambi i Paesi si tratta di un nuovo record negativo: anche in questo caso, tuttavia, lo spread è poi tornato a scendere. Infine, si registrano in numerose città italiane - Roma, Milano e Palermo in particolare - manifestazioni studentesche e dei Cobas contro quello che viene definito il governo "dei banchieri".

Il premier incaricato Monti ha parlato di rigore, crescita, equità. Per un commento Alessandro Guarasci ha sentito il presidente delle Forum delle Associazione Familiari, Francesco Belletti:RealAudioMP3

R. – Il tema della famiglia intercetta a pieno titolo il tema della crescita, dello sviluppo e dell’equità. C’è un’emergenza equità nei confronti delle famiglie, delle famiglie con figli, e c’è anche l’idea che sulla famiglia non si spendano costi socio-assistenziali, ma si investa per lo sviluppo. Quindi, credo che nell’agenda di questo governo sarà proprio vitale l’attenzione che si darà alla dimensione familiare, in termini di fisco, in termini di attenzione ai compiti di cura, in termini di revisione delle tariffe dei servizi locali.

D. – Monti ha anche parlato di modernizzare le strutture e l’organizzazione dello Stato. Secondo lei, potranno arrivare benefici anche per le famiglie da questa modernizzazione?

R. – I sistemi di welfare dovranno diventare sempre più aperti. Non ci sarà più un settore pubblico che fa tutto e garantisce tutto. Allora, in questo anche le associazioni di famiglie, le cooperative di famiglie, le singole famiglie diventano degli attori che coinvolgono e generano bene comune. Quindi, in questo, secondo me, la modernizzazione, oltre alla semplificazione, oltre all’eliminazione dei costi, degli sprechi, sarà sicuramente il coinvolgimento di tutti in un progetto condiviso.

D. – In questi giorni si sta parlando anche di patrimoniale. Berlusconi ha ribadito che non la vuole. Secondo lei, uno strumento di questo tipo, per affrontare l’emergenza immediata, può essere utile?

R. – Il 10 per cento della popolazione nel nostro Paese ha a disposizione il 50 per cento della ricchezza. Quindi, c’è uno squilibrio, c’è una situazione di difficoltà. Dobbiamo chiedere risorse, sacrifici soprattutto ai più ricchi. Che questo si chiami patrimoniale, che questo assuma altre forme, non è semplice dirlo adesso. Dobbiamo, forse, stare molto attenti al tema casa: se si utilizza un rientro sul bene casa si rischia di colpire quella classe media, quel ceto medio che ha fatto sacrifici per anni, per diventare proprietario di una casa, e questo potrebbe generare qualche problema. Ripeto però: il vero nodo è che ci sia una maggiore partecipazione e chi più ha, abbia la possibilità di dare. (ap)







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