Kazakistan: apprensione dei vescovi per la nuova legge restrittiva sulle attività
religiose
Si è conclusa ieri a Karaganda, nel Kazakistan, l’Assemblea plenaria della Conferenza
episcopale cattolica del Kazakistan. Tra gli argomenti affrontati dai vescovi la situazione
della Chiesa cattolica in Kazakistan dopo l’entrata in vigore della nuova legge, restrittiva,
sull’attività religiosa e sulle associazioni religiose. Nonostante le apprensioni
a riguardo, i vescovi hanno espresso la speranza che la Chiesa possa svolgere il proprio
servizio come prima, in base all’accordo di collaborazione stipulato tra la Repubblica
di Kazakistan e la Santa Sede nel 1998. Nel corso dei lavori i presuli hanno anche
avuto modo di visitare l’unico seminario maggiore dell’Asia centrale, quello di Karaganda,
per conoscerne i progetti e le sfide. Nel seminario studiano attualmente 14 candidati
al sacerdozio. Tra gli obiettivi della Chiesa kazaka emersi durante la plenaria quello
di allargare l’attività educativa con corsi formativi teologico-pastorali per religiosi,
religiose e laici. A Karaganda è in costruzione una grande cattedrale con un centro
pastorale, ma c’è ancora molto da fare perché il complesso architettonico venga messo
a servizio della Chiesa. La benedizione della cattedrale di Karaganda è prevista a
settembre 2012. All’ordine del giorno della Conferenza episcopale ci sono stati infine
il processo di beatificazione del servo di Dio padre Wladyslaw Bukowinski, apostolo
degli esiliati del Kazakistan durante il comunismo, le questioni riguardanti il funzionamento
dell’ufficio Caritas nazionale a Karaganda e la presenza della Chiesa nei media. (P.P.)