Il Consiglio d’Europa chiede all’Egitto di proteggere “efficacemente la comunità copta”
La Commissione affari politici dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa
(Apce) ha esortato “le autorità egiziane e in particolare il Consiglio supremo delle
Forze armate a proteggere efficacemente la comunità copta, ad indagare sugli eventi
del 9 ottobre 2011 e a consegnare alla giustizia i responsabili di queste violenze,
al fine di assicurare condizioni pacifiche per le imminenti elezioni”. La Dichiarazione,
adottata lunedì scorso a Parigi - riferisce l’agenzia Sir - ricorda che “il primo
gennaio 2011 un attentato suicida in una chiesa copta di Alessandria ha ucciso 21
persone e ne ha ferito 79” e che “l'Assemblea parlamentare ha condannato inequivocabilmente
tale violenza”. “Noi tutti speravamo – si legge nel testo - che, dopo il successo
della rivoluzione egiziana, simili tragedie non si sarebbero più ripetute”. Invece,
prosegue la dichiarazione, “domenica 9 ottobre una pacifica manifestazione copta al
Cairo è degenerata per motivi ancora ignoti e gli scontri che ne sono seguiti coinvolgendo
sia l'esercito sia teppisti civili, hanno provocato 25 vittime, per la maggior parte
copti, e più di 300 feriti. “Questa violenza, debitamente condannata dal presidente
dell'Assemblea, è ovviamente inaccettabile - rimarca l’organismo di Strasburgo -,
e le prime dichiarazioni delle autorità egiziane e la loro successiva mancanza di
azione non riescono a convincere che esse siano realmente impegnate a contrastare
efficacemente le ricorrenti violenze interreligiose”. L'Egitto, sottolinea l’Apce,
“inizierà entro due settimane il suo primo processo elettorale libero ed equo, ma
nessuna elezione democratica può svolgersi in un clima di odio religioso”. Di qui
l’appello alla protezione della comunità copta. (R.G.)