2011-11-17 13:03:49

Il cardinale Koch rientrato dalla Bielorussia: fede viva nel Paese


Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha concluso ieri una visita di 5 giorni a Minsk in Bielorussia, dove è stato invitato da Filaret, Metropolita di Minsk e Slutsk e capo della Chiesa ortodossa di Bielorussia, dipendente dal Patriarcato di Mosca, per partecipare alla Conferenza internazionale sul tema “Dialogo cattolico-ortodosso: valori etici cristiani come contributo per la vita sociale in Europa”. Il Convegno è stato organizzato dall’Istituto per il dialogo interreligioso e le comunicazioni interconfessionali presso il Sinodo della Chiesa ortodossa Bielorussa e dal Centro di educazione cristiana dei santi Metodio e Cirillo, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

Il porporato – riferisce un comunicato del dicastero vaticano - ha cominciato il suo soggiorno in Bielorussia il sabato con l’incontro con i vescovi cattolici durante una sessione della Conferenza episcopale di Bielorussia, intrattenendosi con loro sul dialogo ecumenico nel Paese, ed ha presieduto l'Eucaristia la domenica nella Cattedrale cattolica di Minsk con la partecipazione di tutti i vescovi cattolici e molti fedeli, dopo aver partecipato alla Divina Liturgia nella Cattedrale ortodossa, dove è stato accolto con calore e fraternità dal Metropolita Filaret. All’inaugurazione del Convegno domenica pomeriggio hanno partecipato, oltre al Metropolita Filaret, due vescovi ortodossi ed un rappresentante del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca e tutti i vescovi cattolici del Paese, insieme al nunzio apostolico, mons. Claudio Gugerotti e a mons. Agostino Marchetto, già nunzio in Bielorussia. Al Convegno con molti partecipanti locali ed ospiti di diversi paesi cattolici e ortodossi, il cardinale ha presentato un'apprezzata relazione sulla Situazione dei valori cristiani nell’Europa. Negli interventi, come anche nell’atmosfera generale del simposio, si è percepito il desiderio di continuare ed approfondire il dialogo sui temi comuni e la collaborazione concreta nella promozione e difesa dei valori cristiani in Europa.

Lunedì mattina, il cardinale Koch e il Metropolita Filaret, accompagnati dal nunzio apostolico e da mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo metropolita di Minsk-Mohilev, sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica di Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, che ha espresso la sua soddisfazione per i buoni rapporti tra le due confessioni nel Paese e l’impegno a sostenere la vita delle comunità religiose e lo sviluppo di relazioni sempre più fraterne tra di esse. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il cardinale ha visitato l’Istituto di Teologia dei Santi Metodio e Cirillo che, pur facendo parte dell’Università statale, è guidato dal Metropolita Filaret e che vede, tra i docenti e gli studenti, la presenza di entrambe le confessioni. Il giorno seguente, il cardinale è stato ricevuto, in assenza del ministro, dal vice-ministro degli Affari Esteri, che nello stesso tempo è anche ambasciatore di Bielorussia presso la Santa Sede, per la presentazioni di alcuni progetti comuni, tra cui la collaborazione culturale in vari settori. Egli ha altresì apprezzato il contributo del Pontificio Consiglio per la realizzazione del Congresso in corso, come pure il regolare sostegno all’Istituto di Teologia e la concessione di alcune borse di studio per studenti ortodossi bielorussi.

La visita del presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani in Bielorussia - afferma il comunicato del dicastero - ha messo in evidenza alcune caratteristiche specifiche di grande valore: il fatto che la Chiesa Cattolica abbia potuto riaggregarsi e riorganizzarsi in modo molto consistente dopo la caduta dell’Unione Sovietica e che questo sia avvenuto in armonia e spesso con il sostegno della Chiesa Ortodossa locale e delle autorità civili. Lo spirito di fraternità ecumenica, in un Paese che è secondo solo alla Lituania nell’ex Unione Sovietica quanto a percentuale di cattolici, si è rinsaldato nel tempo ed è divenuto realtà quotidiana e modello di riferimento. Questo atteggiamento positivo - prosegue il comunicato - è stato rafforzato dalla visita del cardinale, mentre da parte sia delle comunità cristiane, sia del Governo, attraverso alcuni concreti impegni assunti, si sono creati i presupposti perché esso possa rinsaldarsi ulteriormente. Ciò – conclude il comunicato del dicastero vaticano - potrà andare a vantaggio dell’intero popolo bielorusso, che tante sofferenze ha subito nel corso della sua storia e per i valori della cui esistenza e del cui sviluppo nella solidarietà, nella giustizia, nella pace e nel rapporto armonioso con gli altri popoli la Santa Sede continua ad assicurare il suo impegno.

Sul viaggio in Bielorussia ascoltiamo lo stesso cardinale Kurt Koch al microfono di Stefan von Kempis:

D. – Ich habe einen sehr guten Eindruck. Ich habe am Sonntag die heilige Messe …
L’impressione è molto buona. Domenica ho celebrato la Messa nella cattedrale di Minsk, alla quale erano presenti tutti i vescovi – la cattedrale era gremita, c’erano anche tanti bambini … Ho l’impressione che la Chiesa cattolica, così come la fede, sia molto viva in queste regioni e che ci sia una grande esigenza di vivere la fede nelle nuove situazioni.

D. – Lei ha avuto molti incontri con rappresentanti della comunità ortodossa …

R. – Der Anlass war ja die siebte internationale Konferenz über den orthodox-katholischen Dialog …
L’occasione della mia visita è stata la settima conferenza internazionale per il dialogo ortodosso-cattolico sui valori cristiani ed etici in Europa. Credo che questa iniziativa di carattere ecumenico sia un’iniziativa molto ragionevole; quest’anno è giunta alla sua settima edizione. Ho l’impressione che i rapporti ecumenici siano molto buoni, molto positivi e molto profondi, e questo è principalmente merito del metropolita ortodosso Filaret, persona molto aperta e dalle grandi iniziative in campo ecumenico.

D. – Quando si parla dei rapporti ecumenici nell’ambito dell’ex Unione Sovietica, lo sguardo va alla Chiesa russo-ortodossa. Ci sono stati incontri a margine, contatti?

R. – Also, es sind natürlich im Rahmen dieser Konferenz viele Begegnungen gewesen. …
Certamente, nel quadro di questa conferenza ci sono stati anche molti incontri. C’erano i vescovi – c’era un vescovo dell’Ucraina … ci sono stati molti colloqui e naturalmente, poi, l’ultima sera un grande incontro nella casa del metropolita ortodosso Filaret. Anche nelle altre occasioni, negli altri incontri sono sempre stati presenti anche degli ortodossi.

D. – A Minsk lei ha incontrato anche il presidente Alexandr Lukashenko …

R. – Die Einladung kam von ihm; er wollte unbedingt eine Begegnung haben; …
L’invito è partito da lui: ci teneva molto ad avere un incontro. Nell’occasione ha ricordato la sua visita qui, in Vaticano, a Papa Benedetto XVI. Voleva esprimere che per lui il rapporto positivo con le Chiese – con la Chiesa cattolica, con quella ortodossa e con il movimento ecumenico in generale – è un’esigenza importante e che avrebbe piacere ad approfondire questo contatto. (gf)







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