Il cardinale Koch rientrato dalla Bielorussia: fede viva nel Paese
Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità
dei Cristiani, ha concluso ieri una visita di 5 giorni a Minsk in Bielorussia, dove
è stato invitato da Filaret, Metropolita di Minsk e Slutsk e capo della Chiesa ortodossa
di Bielorussia, dipendente dal Patriarcato di Mosca, per partecipare alla Conferenza
internazionale sul tema “Dialogo cattolico-ortodosso: valori etici cristiani come
contributo per la vita sociale in Europa”. Il Convegno è stato organizzato dall’Istituto
per il dialogo interreligioso e le comunicazioni interconfessionali presso il Sinodo
della Chiesa ortodossa Bielorussa e dal Centro di educazione cristiana dei santi Metodio
e Cirillo, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità
dei Cristiani.
Il porporato – riferisce un comunicato del dicastero vaticano
- ha cominciato il suo soggiorno in Bielorussia il sabato con l’incontro con i vescovi
cattolici durante una sessione della Conferenza episcopale di Bielorussia, intrattenendosi
con loro sul dialogo ecumenico nel Paese, ed ha presieduto l'Eucaristia la domenica
nella Cattedrale cattolica di Minsk con la partecipazione di tutti i vescovi cattolici
e molti fedeli, dopo aver partecipato alla Divina Liturgia nella Cattedrale ortodossa,
dove è stato accolto con calore e fraternità dal Metropolita Filaret. All’inaugurazione
del Convegno domenica pomeriggio hanno partecipato, oltre al Metropolita Filaret,
due vescovi ortodossi ed un rappresentante del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche
Esterne del Patriarcato di Mosca e tutti i vescovi cattolici del Paese, insieme al
nunzio apostolico, mons. Claudio Gugerotti e a mons. Agostino Marchetto, già nunzio
in Bielorussia. Al Convegno con molti partecipanti locali ed ospiti di diversi paesi
cattolici e ortodossi, il cardinale ha presentato un'apprezzata relazione sulla Situazione
dei valori cristiani nell’Europa. Negli interventi, come anche nell’atmosfera generale
del simposio, si è percepito il desiderio di continuare ed approfondire il dialogo
sui temi comuni e la collaborazione concreta nella promozione e difesa dei valori
cristiani in Europa.
Lunedì mattina, il cardinale Koch e il Metropolita Filaret,
accompagnati dal nunzio apostolico e da mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo metropolita
di Minsk-Mohilev, sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica di Bielorussia,
Aleksandr Lukashenko, che ha espresso la sua soddisfazione per i buoni rapporti tra
le due confessioni nel Paese e l’impegno a sostenere la vita delle comunità religiose
e lo sviluppo di relazioni sempre più fraterne tra di esse. Nel pomeriggio dello stesso
giorno, il cardinale ha visitato l’Istituto di Teologia dei Santi Metodio e Cirillo
che, pur facendo parte dell’Università statale, è guidato dal Metropolita Filaret
e che vede, tra i docenti e gli studenti, la presenza di entrambe le confessioni.
Il giorno seguente, il cardinale è stato ricevuto, in assenza del ministro, dal vice-ministro
degli Affari Esteri, che nello stesso tempo è anche ambasciatore di Bielorussia presso
la Santa Sede, per la presentazioni di alcuni progetti comuni, tra cui la collaborazione
culturale in vari settori. Egli ha altresì apprezzato il contributo del Pontificio
Consiglio per la realizzazione del Congresso in corso, come pure il regolare sostegno
all’Istituto di Teologia e la concessione di alcune borse di studio per studenti ortodossi
bielorussi.
La visita del presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione
dell’Unità dei Cristiani in Bielorussia - afferma il comunicato del dicastero - ha
messo in evidenza alcune caratteristiche specifiche di grande valore: il fatto che
la Chiesa Cattolica abbia potuto riaggregarsi e riorganizzarsi in modo molto consistente
dopo la caduta dell’Unione Sovietica e che questo sia avvenuto in armonia e spesso
con il sostegno della Chiesa Ortodossa locale e delle autorità civili. Lo spirito
di fraternità ecumenica, in un Paese che è secondo solo alla Lituania nell’ex Unione
Sovietica quanto a percentuale di cattolici, si è rinsaldato nel tempo ed è divenuto
realtà quotidiana e modello di riferimento. Questo atteggiamento positivo - prosegue
il comunicato - è stato rafforzato dalla visita del cardinale, mentre da parte sia
delle comunità cristiane, sia del Governo, attraverso alcuni concreti impegni assunti,
si sono creati i presupposti perché esso possa rinsaldarsi ulteriormente. Ciò – conclude
il comunicato del dicastero vaticano - potrà andare a vantaggio dell’intero popolo
bielorusso, che tante sofferenze ha subito nel corso della sua storia e per i valori
della cui esistenza e del cui sviluppo nella solidarietà, nella giustizia, nella pace
e nel rapporto armonioso con gli altri popoli la Santa Sede continua ad assicurare
il suo impegno.
Sul viaggio in Bielorussia ascoltiamo lo stesso cardinale
Kurt Koch al microfono di Stefan von Kempis:
D. – Ich habe einen
sehr guten Eindruck. Ich habe am Sonntag die heilige Messe … L’impressione
è molto buona. Domenica ho celebrato la Messa nella cattedrale di Minsk, alla quale
erano presenti tutti i vescovi – la cattedrale era gremita, c’erano anche tanti bambini
… Ho l’impressione che la Chiesa cattolica, così come la fede, sia molto viva in queste
regioni e che ci sia una grande esigenza di vivere la fede nelle nuove situazioni.
D.
– Lei ha avuto molti incontri con rappresentanti della comunità ortodossa …
R.
– Der Anlass war ja die siebte internationale Konferenz über den orthodox-katholischen
Dialog … L’occasione della mia visita è stata la settima conferenza internazionale
per il dialogo ortodosso-cattolico sui valori cristiani ed etici in Europa. Credo
che questa iniziativa di carattere ecumenico sia un’iniziativa molto ragionevole;
quest’anno è giunta alla sua settima edizione. Ho l’impressione che i rapporti ecumenici
siano molto buoni, molto positivi e molto profondi, e questo è principalmente merito
del metropolita ortodosso Filaret, persona molto aperta e dalle grandi iniziative
in campo ecumenico.
D. – Quando si parla dei rapporti ecumenici nell’ambito
dell’ex Unione Sovietica, lo sguardo va alla Chiesa russo-ortodossa. Ci sono stati
incontri a margine, contatti?
R. – Also, es sind natürlich im Rahmen
dieser Konferenz viele Begegnungen gewesen. … Certamente, nel quadro di
questa conferenza ci sono stati anche molti incontri. C’erano i vescovi – c’era un
vescovo dell’Ucraina … ci sono stati molti colloqui e naturalmente, poi, l’ultima
sera un grande incontro nella casa del metropolita ortodosso Filaret. Anche nelle
altre occasioni, negli altri incontri sono sempre stati presenti anche degli ortodossi.
D.
– A Minsk lei ha incontrato anche il presidente Alexandr Lukashenko …
R.
– Die Einladung kam von ihm; er wollte unbedingt eine Begegnung haben; … L’invito
è partito da lui: ci teneva molto ad avere un incontro. Nell’occasione ha ricordato
la sua visita qui, in Vaticano, a Papa Benedetto XVI. Voleva esprimere che per lui
il rapporto positivo con le Chiese – con la Chiesa cattolica, con quella ortodossa
e con il movimento ecumenico in generale – è un’esigenza importante e che avrebbe
piacere ad approfondire questo contatto. (gf)