2011-11-16 11:48:41

Mons. Dolan alla plenaria dei vescovi Usa: "La Chiesa ha ancora molto da dire al mondo"


Ripristinare il lustro, la credibilità e la bellezza della Chiesa nella comunità ecclesiale americana. Con questo invito rivolto ai confratelli l’arcivescovo di New York Timothy Dolan ha aperto lunedì la sessione autunnale dei vescovi statunitensi che si conclude oggi a Baltimora. Nella sua prima prolusione come presidente della Usccb - riferisce l’agenzia Cns -, mons. Dolan ha esortato i vescovi ad amare con passione la Chiesa nonostante le attuali difficoltà: i peccati di alcuni suoi membri, ha detto, “non sono un motivo per rifiutare la Chiesa e le sue eterne verità, ma una ragione in più per abbracciarla”. Il presule ha quindi rilevato come essa abbia ancora molto da dire ad una società secolarizzata: “La Chiesa – ha affermato - sfida il mondo a promuovere e a proteggere l’inviolabile dignità della persona e della vita umana; a salvaguardare il matrimonio e la famiglia; a tendere una mano ai sofferenti e a chi deve lottare contro le avversità della vita; a preferire il servizio agli altri all’egoismo, a non soffocare mai la libertà soddisfare la sete di Dio”. L’arcivescovo ha anche parlato del suo recente colloquio privato alla Casa Bianca sulle attuali tensioni tra l’Amministrazione e la Chiesa cattolica circa alcune questioni che attengono alla libertà religiosa e di coscienza. Un incontro che ha definito incoraggiante. Dopo mons. Dolan, i vescovi americani hanno ascoltato la relazione di mons. William Lori, presidente della neonata Commissione ad hoc sulla libertà religiosa istituita dalla Usccb lo scorso settembre, che ha illustrato all’assemblea i principali punti del contenzioso che divide l’Episcopato dalla Casa Bianca. Il presule ha rilevato che “alcune decisioni e regolamenti amministrativi trattano la religione non come un fattore che può contribuire alla moralità della nazione, ma come una forza divisiva e destabilizzante da escludere dalla vita pubblica”. Alla relazione di mons. Lori è quindi seguita quella di mons. Kevin Rhoades, vescovo di Fort-Wayne-South Bend che ha fatto il punto sul lavoro svolto dal Sotto-comitato episcopale per la promozione e la difesa del matrimonio. Tra gli altri punti che hanno occupato la prima giornata di lavori dell’assemblea: l’approvazione del bilancio preventivo per il 2012 fissato a 217,4 milioni di dollari e dell’aumento del 3% dei trasferimenti alle diocesi a partire dal 2013 e l’elezione di mons. Peter Sartain, arcivescovo di Seattle, a nuovo segretario della Usccb. Insieme a lui sono stati eletti i nuovi presidenti di diversi comitati episcopali. I vescovi hanno inoltre incontrato il nuovo nunzio apostolico a Washington, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, succeduto a mons. Pietro Sambi scomparso il 27 luglio. Da segnalare, infine, l’intervento all’assemblea dell’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk, nuovo primate della Chiesa greco-cattolica ucraina, che ha ringraziato la Chiesa americana per il suo sostegno finanziario alla Chiesa in Europa centrale e orientale. (A cura di Lisa Zengarini)







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