Indonesia: i francescani denunciano violazioni dei diritti umani in Papua
Nella Papua indonesiana si stanno verificando “gravi abusi dei diritti civili e politici,
nonché dei diritti economici, sociali e culturali”, mentre i mass media vengono imbavagliati
per nascondere la verità: è quanto afferma il nuovo Rapporto “Human Rights in Papua
2010-2011” lanciato a Ginevra da tre Organizzazioni non governative: “Franciscans
International” (FI) - Ong della Famiglia francescana – “Faith Based Network on West
Papua” (Fbn) e “Asian Human Rights Commission” (Ahrc). Il Rapporto, inviato all’agenzia
Fides, intende portare all’attenzione della comunità internazionale e dell’Onu l’attuale
repressione militare in corso nella Papua indonesiana (o provincia di Irian Jaya),
dove l’esercito indonesiano – intervenuto contro i partecipanti al “Congresso del
Popolo della Papua”, con oltre 300 arresti – continua una campagna di rastrellamenti
dei presunti “leader indipendentisti”, che colpisce in modo indiscriminato i civili.
Descrivendo “la triste realtà degli abusi perpetrati in Papua”, obiettivo del Rapporto
è sensibilizzare sulla situazione dei diritti umani in Papua e contribuire a creare
una “terra di pace”. In particolare, il documento rimarca le difficoltà incontrate
dalla società civile e dagli attivisti che difendono i diritti umani in Papua, vittime
di intimidazioni, vessazioni e detenzioni arbitrarie con l'accusa di “makar” (“tradimento”)
mentre, nota il testo, “esercitano il loro diritto alla libertà di espressione nella
loro lotta per la giustizia e la responsabilità”. Il Rapporto denuncia, inoltre, la
politica del governo indonesiano “volta a screditare, limitare e mettere a rischio
il lavoro delle organizzazioni internazionali per i diritti umani che operano in Papua”,
incluso il fatto che “si nega l'accesso ai mass media internazionali attraverso la
manipolazione della burocrazia”. Come risultato di tali atteggiamenti, alcune organizzazioni
sono state costrette a ritirarsi dal Paese, come nel caso del Comitato Internazionale
della Croce Rossa (Cicr) e del “Peace Brigades International” (Pbi). Mentre il governo
indonesiano dichiara che “la tutela dei diritti umani è una priorità nazionale”, l’Ong
“Franciscans International” risponde che “le dichiarazioni politiche non sono sufficienti
per affrontare le violazioni dei diritti umani in Papua, in quanto la realtà è un
clima di terrore che prevale fra la popolazione locale”. Le Ong invitano il governo
indonesiano a rilasciare immediatamente tutti i prigionieri politici; a mettere fine
immediatamente a intimidazioni, molestie e violenze fisiche nei confronti dei difensori
dei diritti umani, di giornalisti e leader religiosi in Papua; ad avviare un autentico
dialogo con la società civile nazionale ed internazionale per la pacificazione della
provincia. (R.P.)