In Bangladesh donne e bambine le principali vittime dell’acido
Seppur in diminuzione, resta grave in Bangladesh il fenomeno delle persone sfigurate
con l’acido a causa di dispute familiari, vendette personali, casi di adulterio o
questioni legate alla dote. Secondo i dati forniti all'agenzia AsiaNews dall’Acid
Survivors Foundation (Asf), l’organizzazione fondata nel 1999 dal medico inglese John
Morrison a Dhaka, il numero delle vittime negli anni è salito, ma cresciuto di pari
passo con quello dei sopravvissuti. Nell’ultimo anno, ad esempio, si registrano 63
nuovi episodi contro 80 persone sopravvissute e si osserva anche un aumento degli
attacchi contro uomini, motivati soprattutto da vendette legate alla proprietà, anche
se donne e bambine rimangono le più colpite: nel 2010 il 72% delle giovani tra i 18
e i 34 anni ha subito una violenza del genere. Grazie alle pressioni internazionali
e delle Ong, comunque, nel 2002 il governo ha approvato una legge severa contro questa
odiosa pratica, che ha condotto diversi colpevoli in carcere. L’Asf lavora con le
vittime fornendo loro cure mediche e riabilitative, assistenza psicologica e legale
e si occupa del loro reinserimento nella società, nonché di sensibilizzare la popolazione
sul problema. (R.B.)