Mozambico: il 21 novembre l'inaugurazione del Centro di accoglienza per l'infanzia
a rischio
Lunedì 21 novembre, nella memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria, viene
inaugurato, in Mozambico, il centro di accoglienza “O Viveiro” per bambine e ragazze,
sorto su iniziativa dell’omonima Onlus di diritto italiano volta alla promozione umana,
morale e sociale di ragazzi e ragazze in stato di disagio. La nuova struttura sorge
a Chitima, in provincia di Tete e potrà ospitare a pieno regime una ventina di adolescenti
tra i 12 e i 18 anni, che potranno proseguire gli studi in ambiente protetto, ricevere
formazione spirituale e fruire di assistenza sanitaria. All’origine dell’iniziativa
è l’intento della Chiesa locale e della Onlus citata di rispondere ad alcune urgenze
e necessità del territorio, tra cui l’elevato numero di orfani, un alto tasso di analfabetismo
femminile, l’ingresso tardivo delle ragazze nel sistema scolastico e l’alto numero
di abbandoni, la scarsa conoscenza del portoghese, l’avvio in età adolescenziale al
lavoro o ad attività moralmente inaccettabili. Costruito su un terreno di sette ettari
il progetto è composto, oltre alle unità abitative, da una cappella già inaugurata
e dedicata alla Gran Madre di Dio, e da aule di studio, laboratori, un alloggio
per formatori, una foresteria ed un’infermeria per assistenza di primo e pronto soccorso.
Parte del terreno disponibile è stata destinata alle coltivazioni agricole e all’allevamento,
ai fini del parziale auto-sostentamento del Centro e per l’apprendimento di tecniche
e processi a beneficio della popolazione rurale locale. Sono attesi alla cerimonia
inaugurale il vescovo di Tete, mons. Inácio Saure, sacerdoti e religiosi diocesani
e autorità civili, insieme ad esponenti della Onlus promotrice, tra i quali la presidente,
dott.ssa Flaminia Giovanelli, sotto-segretario del Pontificio Consiglio Giustizia
e Pace. (M.V.)