Giornata Mondiale del Diabete, mons. Zimowski: maggiore consapevolezza su questa
malattia che affligge 346 milioni di persone
E’ “necessario aumentare l’impegno per promuovere la consapevolezza della diffusione,
dei pericoli e delle complicanze del diabete”: è l’appello dell’arcivescovo Zygmunt
Zimowski in occasione della Giornata mondiale sul diabete 2011. Un’esortazione che
il presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari rivolge “agli agenti
di pastorale sanitaria così come a tutto il personale medico e alle istituzioni nazionali
e sovrannazionali”. Unito nella preghiera al Papa, il presule rivolge dunque “un nuovo
appello perché in tutto il mondo si possa accedere all’informazione necessaria a prevenirla
e alle strutture in grado di consentire le cure necessarie alle persone che ne sono
affette”. Si tratta, secondo le stime internazionali, di una patologia che affligge,
nelle sue diverse forme, 346 milioni di persone che, avverte mons. Zimowski, “ancora
troppo spesso muoiono prematuramente oppure diventano cieche o, ancora, devono subire
amputazioni a causa del diabete”. Ciò, si legge nel messaggio, “accade in particolar
modo nei Paesi economicamente svantaggiati, ove la popolazione raramente può avere
accesso, da un lato, alla formazione in grado di prevenire e di identificare precocemente
la malattia, dall’altro ad un’alimentazione idonea e, quando necessario, ai farmaci
necessari a combatterla”. Il capo dicastero vaticano sollecita perciò “maggiori attenzione
e responsabilizzazione, nei confronti di questa malattia”, consapevoli “della gravità
della congiuntura economico-finanziaria internazionale ma chiediamo di considerare
il valore inestimabile della vita di ogni persona, della dignità che le compete e
del suo diritto ad ambire alla Salute nella sua interezza”. Infine, mons. Zimowski
invoca “Maria Salus Infirmorum affinché tutti i malati di diabete possano trovare
opportune cure e sollievo”. (A.G.)