Tensione in Congo in vista delle elezioni. Appello del cardinale Monsengwo
La Chiesa nella Repubblica Democratica del Congo ha lanciato un accorato appello a
porre fine alle violenze e alle intimidazioni che stanno facendo salire la tensione
nel Paese in vista delle elezioni presidenziali e legislative del prossimo 28 novembre.
Nei giorni scorsi, giovani armati di machete hanno seminato la paura durante iniziative
di alcuni candidati in varie città. Altri scontri tra simpatizzanti di politici rivali
hanno suscitato forti preoccupazioni. Sulla situazione, Marie-Leila Coussa
ha sentito il cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa:
R. – La situation
actuelle est que… La situazione attuale è tale da aver portato a diversi
episodi di violenza, con scontri tra fazioni opposte. A Kinshasa si respira un’atmosfera
di tensione e di paura. Ma la popolazione non deve aver paura di quello che succederà.
Abbiamo rivolto un appello alla popolazione affinché dia prova di moderazione e saggezza,
dicendo che lo scopo delle elezioni è quello di creare delle istituzioni che possano
governare il Paese, occupandosi del bene dei cittadini e preoccupandosi soprattutto
di creare uno Stato di diritto.
D. – Che ruolo può giocare la Chiesa?
R.
– L’Eglise ne peut jouer que le rôle… La Chiesa non può che giocare un
ruolo di moderazione. La Chiesa, ovunque si trovi, cerca di far comprendere alla popolazione
cosa siano le elezioni, perché le elezioni rappresentano anzitutto un dovere dei cittadini,
un dovere civico. Inoltre, non devono assolutamente essere un’occasione di violenza.
La Chiesa ha esortato tutti a recarsi alle urne. In più è impegnata nella formazione
di osservatori nel Paese: noi speriamo che tutto questo possa essere sufficiente ad
aiutare il Paese.
D. – Quale messaggio vuole rivolgere oggi?
R.
– Pas de violences, la patience, la tolérance, la raison et la retenue … Nessuna
violenza, pazienza, tolleranza, ragione e moderazione: tutto questo per costruire
un Paese nuovo, evitando così distruzioni e paure. (mg)