Francia: dall’Assemblea plenaria dei vescovi rinnovato impulso al ruolo dei laici
Il più che positivo bilancio dell’anno, appena conclusosi, dedicato alle famiglie,
l’approfondimento del rapporto tra cultura e nuove tecnologie e il contributo dei
vescovi alla riscrittura degli statuti nazionali dell’insegnamento cattolico. Il cardinale
André Vingt-Trois ha chiuso l’assemblea plenaria della Conferenza episcopale francese,
riunitasi a Lourdes dal 4 al 9 novembre, riassumendo i principali temi trattati durante
l’incontro e sottolineando la vitalità della Chiesa di Francia, testimoniata, in particolare,
dalla creazione di un nuovo gruppo di lavoro e dal rinnovamento di più di due terzi
delle presidenze delle commissioni e dei consigli. Dall’Assemblea è scaturita anche
una riflessione sull’assemblea domenicale e la riaffermazione del significato di questa
celebrazione con la partecipazione effettiva del fedele alla messa. La novità più
interessante – sottolinea L’Osservatore Romano - è forse l’istituzione del gruppo
di lavoro chiamato “Ministri ordinati e fedeli laici: quale presenza dei cattolici
nella società contemporanea?”. Alla guida è stato chiamato mons. Eric de Moulins-Beaufort,
vescovo ausiliare di Parigi e membro della Commissione dottrinale della Conferenza
episcopale. L’organismo, composto da presuli ed esperti, dovrà animare la riflessione
in quest’ambito durante le prossime assemblee plenarie, soprattutto - come ha spiegato
mons. Bernard Podvin, portavoce dei vescovi - attraverso proposte tese a dare dinamismo
alla presenza della Chiesa nella società contemporanea. Sulla vita religiosa in Francia,
sui suoi mutamenti, sulla sua vitalità, hanno fatto il punto, a Lourdes, il vescovo
di Nancy et Toul, Jean- Louis Papin, presidente della Commissione per la vita consacrata,
padre Jean-Pierre Longeat e suor Florence de la Villeon, rispettivamente presidente
e vice-presidente della Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia (Corref).
Il presidente della Corref ha insistito sul ruolo dei laici associati (40.000, cioè
tanti quanto i religiosi), grandi collaboratori delle congregazioni con le quali condividono
la spiritualità e il carisma del fondatore. Congregazioni che sono anche straniere.
Al riguardo mons. Papin ha fornito cifre significative: 101 comunità femminili, nate
da 80 congregazioni, installate in 40 diocesi; e 44 comunità maschili in 23 diocesi.
I componenti vengono dall’Europa (Polonia), dall’Asia (Vietnam e India), dall’Africa,
arrivati in Francia dopo l’appello di un vescovo o in virtù di un gemellaggio tra
diocesi. (A.L.)