2011-11-11 14:01:46

Indonesia: appello dei vescovi per la fine della violenza in Papua su donne e bambini


Stop alla violenza, che colpisce soprattutto le donne e i bambini; aprire subito un tavolo di dialogo per la riconciliazione; pregare incessantemente: è quanto chiedono i vescovi indonesiani, riuniti per l’Assemblea autunnale a Giakarta, focalizzando l’attenzione sulla grave situazione nella Papua indonesiana (o provincia di Irian Jaya), dove sono in corso violenze commesse dall’esercito regolare contro la popolazione, accusata di fomentare l’indipendenza. Come riferiscono fonti dell'agenzia Fides nella Conferenza episcopale, il vescovo di Jayapura (capitale della Papau), mons. Leo Laba Ladjar, ha rimarcato “l’urgenza del dialogo e dell’abbandono della forza militare per risolvere le questioni interne e portare la pace nella Papua”. Tutte le Chiese cristiane si sono mobiliate per la Papua in questi giorni: la “Comunione delle Chiese in Indonesia” ha invitato pubblicamente il governo a fermare la violenza, e la Chiesa Battista ha rimarcato la necessità di “pregare Dio per la pace e per la riconciliazione”. In una conferenza pubblica, il Segretariato per l’emancipazione femminile, della Conferenza episcopale cattolica, insieme con altre associazioni come la “Commissione nazionale per le donne” e il Dipartimento femminile nella Comunione delle Chiese in Indonesia, ha denunciato che la violenza in Papua colpisce soprattutto donne e bambini. Si registrano, infatti, violenze sessuali, abusi, violazioni della dignità e dei diritti umani delle donne, causati soprattutto “dall’approccio puramente militare messo in campo dal governo” e da una cultura che subordina il valore della donna. Le organizzazioni invitano il governo a tutelare la condizione e la vita delle donne e di tutti i cittadini della Papua. (R.P.)







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