Seminario a Bergamo della Tavola della pace sul rapporto tra armi e finanza
Il commercio internazionale degli armamenti causa, con le sole armi leggere, più di
300 mila morti all’anno. Contribuisce alla violazione dei diritti umani in diverse
parti del mondo e, attraverso i traffici illeciti, alimenta la criminalità organizzata
e il terrorismo internazionale. Il commercio valutato annualmente oltre i 350 miliardi
di dollari, cosi come documenta l’Archivio del disarmo. Questi temi e il rapporto
tra armi e Istituti di credito sono al centro del seminario che la Tavola della pace
di Bergamo promuove sabato 12 novembre, presso la Facoltà di Economia dell'Università
cittadina. La tavola rotonda, dal titolo “Finanza e armamenti: la responsabilità sociale
degli Istituti di Credito nel commercio delle armi”, spiegano gli organizzatori, vuole
fare il punto della situazione attraverso l’analisi dei dati e delle esperienze in
atto. Sul tema si confronteranno docenti ed esperti di economia aziendale, esponenti
dell’associazionismo pacifista e dirigenti del settore di responsabilità sociale di
diversi istituti finanziari. (G.C.)