Pakistan: indù e cristiani in sciopero della fame in segno di protesta per le violenze
subite
Le minoranze religiose indù e cristiane in Pakistan hanno organizzato uno sciopero
della fame a Hyderabad. La protesta è contro le violenze subite dai due gruppi e per
chiedere maggiore tutela al governo. L'iniziativa è stata lanciata dopo l'assassinio
di quattro medici indù nella cittadina di Chak, provincia di Sindh. Le due minoranze
hanno lanciato un appello alle istituzioni, segnalando le minacce subite ogni giorno,
l'occupazione abusiva di terreni e immobili, e il fenomeno delle ‘spose rubate’, ragazze
cristiane e indù rapite e convertite con la forza all'islam. Uno di questi episodi
- riferisce da fonti locali l'agenzia Fides - sarebbe alla base dell'omicidio dei
medici indù. "Condanniamo il gesto brutale", ha dichiarato mons. Max John Rodrigues,
vescovo di Hyderabad. "Come cristiani - ha aggiunto - siamo al fianco della comunità
indù ed esprimiamo loro piena solidarietà". Per padre Samson Shukardin, responsabile
della Commissione “Giustizia e Pace” della diocesi, “gli episodi di violenza si ripetono,
per ragioni legate al fondamentalismo o per vendette private”. “Aspettiamo i risultati
delle indagini e, se vi sarà impunità, prenderemo altre iniziative”. Di fronte ad
atti del genere, i leader delle minoranze hanno ribadito che "credono nella pace,
nell'armonia e nella prosperità del Pakistan". (G.C.)