Primo discorso del nuovo Pro-Gran Maestro all’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme
“Il mio impegno è di tenere salda, di rinnovare e rafforzare la fede di ogni cavaliere
e di ogni dama, di promuoverne la santità, e di assicurare pieno sostegno alla Chiesa
di Terra Santa”. E’ quanto ha detto ieri a Roma l’arcivescovo Edwin Frederick O’Brien
ai membri, provenienti da ogni Continente, del Gran Magistero dell’Ordine Equestre
del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ordine che Benedetto XVI gli ha affidato da qualche
mese nominandolo Pro-Gran Maestro. Parlando loro per la prima volta, li ha ringraziati
per la dedizione e la preziosa attività che svolgono. Ha ricordato il suo predecessore,
cardinale John Patrick Foley, assicurato piena cooperazione al Gran Priore, il Patriarca
Latino Fuad Twal, espresso gratitudine ai vertici istituzionali, l’Assessore arcivescovo
Giuseppe De Andrea, il Luogotenente generale prof. Giuseppe Dalla Torre del Tempio
di Sanguinetto, il governatore generale Agostino Borromeo e i suoi più stretti collaboratori.
Ha confermato che dovrà restare ancora al servizio della Chiesa particolare di Baltimora,
della quale è stato finora arcivescovo, fino a quando il Santo Padre non avrà nominato
il suo successore. Ha anche promesso che si recherà in visita in Terra Santa. L’Ordine
è la fonte principale di sostegno per le attività istituzionali, il Seminario del
Patriarcato Latino e delle sue scuole frequentate da cristiani e da musulmani in Israele,
Palestina e Giordania. Di recente il Santo Padre lo ha incaricato di estendere la
sua attenzione anche ai cristiani di Libano ed Egitto. Fra gli eventi più recenti
che hanno segnato la vita dell’istituzione, il Governatore generale ha ricordato la
presentazione alle autorità vaticane e italiane del programma educativo One laptop
per child, finalizzato a dotare ogni bambino di un computer; la prima investitura
a Mosca di cavalieri e dame della neo Delegazione Magistrale della Federazione russa;
l’istituzione della nuova Luogotenenza del Venezuela (sale così a 57 il numero
delle articolazioni periferiche dell’Ordine nel mondo); la partecipazione al Congresso
eucaristico della Chiesa italiana ad Ancona (per la prima volta l’Ordine è stato chiamato
a svolgere un prestigioso ruolo), l’emissione e la presentazione del primo francobollo
dello Stato italiano dedicato all’Ordine. A queste attività si è accompagnata un’intensa
azione caritativa a favore della Terra Santa. Le cifre che il prof. Borromeo ha illustrato
indicano che anche il 2011 sembra profilarsi come un anno in cui la generosità di
cavalieri e dame si è manifestata in modo particolarmente sentito. In serata il Pro-Gran
Maestro ha accolto nel Palazzo della Rovere le numerose personalità ecclesiastiche,
diplomatiche e civili invitate a unirsi alla celebrazione della Patrona dell’Ordine,
Nostra Signora di Palestina. Tra queste i cardinali Tarcisio Bertone, segretario di
Stato, Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, il sindaco di Roma Gianni
Alemanno, rappresentanti delle Congregazioni e dei Pontifici Consigli, membri del
Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede e dell’Ordine di Malta. (A
cura di Graziano Motta)